martedì,Dicembre 3 2024

Emergenza sbarchi, la Sea Watch appena entrata nel porto di Reggio con altri 400 migranti

Le attività di accoglienza avranno luogo sulla banchina del porto, stanti l’assenza di strutture di prima accoglienza e l’impossibilità di sostare oggi sotto la curva dello stadio Granillo

Emergenza sbarchi, la Sea Watch appena entrata nel porto di Reggio con altri 400 migranti

La nave Sea Watch ha fatto ingresso nel porto di Reggio Calabria, con a bordo oltre quattrocento migranti. L’organizzazione dell’accoglienza è già stata avviata ieri sotto il coordinamento della Prefettura e già sono stati allertati la Protezione Civile, guardie Faunistiche ambientali, Croce Rossa, Coordinamento diocesano Sbarchi e, ovviamente, l’Usmaf (ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) che, nella persona del dottore Vincenzo Romeo, si occuperà delle visite mediche.

La partita della Reggina allo stadio Granillo oggi alle 14 contro il Cittadella complica un quadro già problematico per la perdurante assenza di strutture di prima accoglienza nel comune di Reggio Calabria. A ciò si aggiungano gli impegni già in essere sul fronte della gestione dell’ordine pubblico vista anche la concomitanza di giostre e bancarelle.

Con ogni probabilità la prassi che stava consolidandosi di occupare gli impianti del Palloncino e dello Scatolone – prassi rispetto alla quale più di una società sportiva sarebbe già sul piede di guerra – oggi non potrà essere seguita. La curva dello stadio Granillo, sotto la quale in occasione degli ultimi approdi, hanno avuto luogo le visite mediche e le attività di identificazione a cura della questura, non sarà infatti disponibile oggi.

Sono state già allestiti tende e gazebo al porto. Sarà, dunque, la banchina di Ponente del porto di Reggio Calabria la sede delle attività di accoglienza. Con ogni probabilità, i migranti partiranno in giornata e saranno trasferiti nei centri di accoglienza, secondo il piano di riparto del ministero dell’Interno.

Si tratta di un approdo numeroso, non più così frequente come un tempo nella Città dello Stretto. La Nave Sea Watch, attendeva da una settimana l’indicazione del porto in cui poter entrare dopo aver eseguito dieci soccorsi tra l’otto e l’undici settembre scorsi. I migranti sono infatti di varia nazionalità, con molti nuclei familiari e bambine e bambini. Anche questa volta l’età media è giovane. Le provenienze particolarmente varie: Ghana, Mali, Sudan, Sud Sudan, Costa d’Avorio, Marocco, Libia, Egitto, Siria.

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