giovedì,Maggio 2 2024

Porto di Gioia Tauro oltre l’80% dei sequestri di cocaina della frontiera marittima

A stabilirlo è la relazione del 2023 della Direzione centrale per i servizi antidroga del dipartimento della pubblica sicurezza

Porto di Gioia Tauro oltre l’80% dei sequestri di cocaina della frontiera marittima

Dal porto di Gioia Tauro arriva l’80% dei sequestri alla frontiera marittima. Il dato emerge dalla relazione del 2023 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Si tratta di un organismo interforze istituito nell’ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed opera alle dipendenze del Capo della Polizia –Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – per l’attuazione delle direttive emanate dal Ministro dell’Interno in materia di coordinamento e di pianificazione delle Forze di Polizia e di alta direzione dei servizi di polizia per la prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope.

La cocaina al porto di Gioia Tauro

Nel porto calabrese di Gioia Tauro si concentra l’80,35% dei sequestri di cocaina effettuati alla frontiera marittima, con un’incidenza del 61,73% sul totale nazionale. Il dato emerge dalla relazione 2023 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro l’abuso e il traffico illecito di droga che ricorre il 26 giugno.

«Nel corso del 2022 – spiega la relazione – un’importante operazione di polizia giudiziaria, diretta dall’autorità giudiziaria di Reggio Calabria che ha visto il coinvolgimento di primarie agenzie europee ed internazionali, preposte al contrasto della criminalità transnazionale, ha consentito di azzerare un’agguerrita organizzazione criminale, con connivenze di operatori interni allo scalo portuale gioiese, che garantiva il recupero e l’esfiltrazione di ingenti partite di cocaina, giunta a bordo di navi cargo provenienti dal Sudamerica».

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