Cultural gate a Reggio, sigilli al cantiere dell’ex cinema Orchidea per irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro
Anomalie che, oggi più che mai a fronte degli allarmati dati relativi alle cosiddette morti bianche, diventano imperdonabili
Brusco stop alla riqualificazione dell’ex Super Cinema Orchidea sul Corso Matteotti di Reggio Calabria. Le operazioni avevano preso il via con lo sgombero degli storici locali dell’antico cinema, per anni occupati da vecchi videogames e videopoker oggetto di sequestro e confisca.
Ma da ieri, in quello che doveva essere un cantiere di rinascita, sono apparsi dei sigilli, apposti dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro per porre sotto sequestro preventivo il bene. Irregolarità sarebbero state riscontrate proprio in materia di sicurezza del lavoro.
Anomalie che, oggi più che mai a fronte degli allarmati dati relativi alle cosiddette morti bianche, diventano imperdonabili. È proprio in queste ore che la strage silenziosa che ogni giorno si consuma nei posti di lavoro, stra trovando spazio in report che mettono i brividi.
Sono 1.467 le persone che nel 2023 hanno perso la vita sul posto di lavoro in Italia. A riportare i dati di questa strage silenziosa è l’Osservatorio di Bologna sui morti del lavoro. Diventa così tristemente attuale un procedimento che blocca, almeno per il momento, il sogno di vedere un bene sottratto alla mafia restituito alla cittadinanza sana e pulita.
Il progetto, approvato nei mesi scorsi dalla Giunta comunale reggina prevede la riqualificazione complessiva dell’intera struttura, attraverso un finanziamento a valere sul Pnrr, per circa 3,5 milioni di euro, e dei Patti per il Sud, per ulteriori 500 mila euro.
L’obiettivo dell’amministrazione comunale reggina era creare “un polo culturale in grado di adattarsi ad una programmazione multidisciplinare e a diverse modalità di utilizzo”. Si ferma per il momento il sogno del Cultural Gate che doveva essere la “porta culturale del Mediterraneo” per la città di Reggio Calabria.
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