Reggio, 9 plessi dichiarati inagibili: Comune chiede ai dirigenti soluzioni a due settimane dalla prima campanella
Dopo le verifiche sulla sicurezza sismica disposte dall'amministrazione comunale, il quadro è allarmante. E il Settore chiede agli istituti di valutare nuovi spazi
Il Comune ha ricevuto solo tre giorni fa gli esiti (neanche completi) dei carotaggi eseguiti nell’ambito della verifica della sicurezza sismica Scuole Belle e Sicure. Nove sono state dichiarate inagibili, tra queste anche il plesso Pythagoras, già chiuso dallo scorso anno per approfondimenti che hanno confermato le criticità, e la scuola primaria di Condera, già sottoposta a verifica nel 2023, e dove a breve saranno avviati i lavori di adeguamento e ristrutturazione. Le altre scuole sono: Galluppi, Vitrioli, Dante Alighieri Catona (secondaria di primo grado), distaccamento Dante Alighieri Catona, Klearcos Archi, Melissari Tremulini, Frangipane edificio Nord.
Ritardi e incertezze
Una vera e propria emergenza considerando che il Comune con difficoltà ancora cerca soluzioni alternative adeguate per un numero di studentesse e studenti che, rispetto agli oltre trecento del plesso Pythagoras che poi hanno trascorso l’anno scolastico nel plesso Larizza – Scopelliti dell’istituto comprensivo Alvaro-Larizza-Scopelliti, saranno molti, molti di più. Un ritardo che dalla consegna dei dati (anche parziali) al Comune ricade sulla comunicazione ai dirigenti e sulla risoluzione delle numerose e complesse questioni logistiche e organizzative.
Inibito l’accesso ai locali
I plessi da chiudere sono in tutto nove, stante la comunicazione soltanto questa mattina inviata alle scuole interessate e ai rispettivi dirigenti dal settore Istruzione del comune di Reggio Calabria, che inibisce da subito l’accesso nei locali.
«Nelle more di ulteriori ed approfondite valutazioni in merito ai provvedimenti da adottare per consentire l’avvio dell’anno scolastico 2024/2025 in condizioni di sicurezza, si rappresenta la necessità, con decorrenza immediata ed in via prudenziale, di inibire l’accesso a tutti i locali dei plessi in questione, pur garantendo apertura e chiusura degli stessi in ragione dei necessari sopralluoghi che lo scrivente ufficio dovrà porre in essere nei prossimi giorni».
Ai dirigenti la valutazione di nuovi spazi
La comunicazione, sottoscritta dalla dirigente di settore, Daniela Gerolama Roschetti, inviata a poco più di due settimane dal suono della prima campanella, nella sua chiosa mette in luce l’emergenza in atto. Quanto comunicato, infatti, non rassicura i dirigenti circa soluzioni già trovate dal Comune ma chiede agli stessi valutazioni immediate e a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico.
«Inoltre, si chiede a tutti gli Istituti in indirizzo di voler valutare, a stretto giro, la possibilità di riorganizzare gli spazi a propria disposizione, provvedendo a redistribuire le classi attualmente ospitate nei summenzionati plessi e ad indicare allo scrivente ufficio ove dette classi andrebbero, in caso, trasferite». Ci sono dunque tutti i presupposti per una serie di disagi e problematiche per risolvere le quali non basteranno due settimane e che lasciano nettamente presagire un inizio di anno scolastico burrascoso per una mole non indifferente di studentesse e studenti in città e per le loro famiglie.