Aggressioni al personale medico del Gom, Scaffidi: «La prevenzione non funziona più, serve la galera»
Dopo l’ennesimo episodio di violenza il direttore sanitario sposa la proposta dell'arresto in fragranza differita per modificare una legge che «non garantisce sicurezza al personale sanitario»

«Una signora giunta alle 7:45 di venerdì al pronto soccorso pretendeva di essere visitata subito pure essendo in codice verde, che più verde non si poteva. E quindi, è entrata spalancando la porta in pronto soccorso e ha aggredito la dottoressa perché, a suo dire, doveva visitarla immediatamente. Ma la dottoressa era impegnata in altra visita».
Nessun motivo eclatante, eppure è scattata una vera aggressione». Ha raccontato ancora di un’aggressione, a distanza di pochi giorni dall’ultima, il commissario del Gom di Reggio Calabria, Gianluigi Scaffidi. Un’escalation di violenza ingiustificata che adesso lascia emergere una situazione di vera emergenza.
«Aspettiamo che il legislatore si decida a mettere mano a una modifica della legge. Questi episodi continuano a verificarsi in tutte le parti d’Italia. Poi ovviamente nelle nostre parti abbiamo una tipicità culturale particolare e diventano più frequenti. Non è che si può restare a guardare, ad aprire dibattiti su cosa si vorrebbe fare. A mio parere a fronte di quanto abbiamo visto e a quanto stiamo assistendo, il lato preventivo non funziona più. L’unico modo, l’unico deterrente, l’unica opera di prevenzione può essere fatta attraverso la punizione».
Una richiesta che arriva a fronte di episodi che non accennano a diminuire. «Chi aggredisce va punito altrimenti non fermeremo mai questa marea montante e ci troveremo con un ospedale abbandonato dei medici perché i medici vengono qui a lavorare non vengono qui a rischiare la pelle. Servono pene certe, immediate e severe».
E intervenire a livello legislativo sembra essere l’unica soluzione. «Per fare questo occorre una modifica legislativa. Occorre introdurre un reato particolare che abbia titolo autonomo. Aggressione al personale ospedaliero che, ferma restando la procedibilità d’ufficio, sia anche dichiarato con flagranza differita se ciò significa che entro le quarantott’ore si può operare il fermo. E risponderanno di questo reato preciso che oggi non c’è perché oggi si va per le lesioni gravi o meno gravi e il risultato è che ancora io non ho visto uno dei tanti aggressori in tutta Italia che abbia fatto un giorno di galera». Così conclude il commissario del Gom di Reggio Calabria, Gianluigi Scaffidi.