venerdì,Dicembre 6 2024

Maysoon Majidi è libera

Il tribunale di Crotone ha disposto la scarcerazione in occasione dell’udienza di oggi. Il processo proseguirà ma la giovane non sarà più detenuta

Maysoon Majidi è libera

Maysoon Majidi è stata scarcerata. Determinanti per incidere sulla condizione di detenzione, e non solo, sono stati i testimoni della difesa, il capitano barca, detenuto a Crotone e presente in aula, il cittadino turco Akturk Ufuk, il fratello della giovane attivista Razhan Majidi e altri tre migranti che hanno viaggiato con lei. Hanno testimoniato come Maysoon non abbia svolto durante la traversata alcuna mansione da scafista.

La loro escussione è stata eseguita oggi in occasione della nuova e lunga udienza dibattimentale dinnanzi al tribunale di Crotone. La giovane attivista, regista e reporter curdo-iraniana sbarcata a Crotone lo scorso 31 dicembre, difesa dall’avvocato Giancarlo Liberati, è imputata con l’accusa di essere una scafista.

Dopo dieci mesi di detenzione, prima nel carcere di Castrovillari e poi in quello di Reggio Calabria, periodo in cui la giovane è andata incontro anche a un forte deperimento fisico, Maysoon oggi torna libera.

La giovane aveva, nelle scorse udienze, reso dichiarazioni spontanee nelle quali aveva chiesto la modifica della misura cautelare per passare dalla detenzione in carcere agli arresti domiciliari. Oggi dopo l’escussione dei testimoni a difesa, in particolare quella del capitano della stessa barca, detenuto a Crotone e presente in aula, il cittadino turco Akturk Ufuk, e del fratello Razhan Majidi, che ha confermato anche in aula che nessun ruolo è stato svolto dalla giovane, non si è fatta attendere la pronuncia del tribunale di Crotone che ha disposto la scarcerazione dell’imputata.

«Il processo proseguirà nel merito ma certamente quello di oggi costituisce un segnale molto in vista dell’esito positivo del giudizio. La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 27 novembre. Previsto l’esame dell’imputata Maysoon, la requisitoria del pubblico ministero, la mia discussione in qualità di difensore e quindi, dopo la riunione in camera di consiglio, la sentenza. Alla luce di quanto scritto nell’ordinanza di scarcerazione, dove si legge del “venir meno di indizi gravi originariamente posti a supporto della misura cautelare”, c’è di che essere ottimisti rispetto al riconoscimento dell’innocenza della giovane. Si tratta, infatti, di un elemento di grande rilevanza che può essere ritenuto una pre-sentenza e che, dunque, può essere considerato una sorta anteprima dell‘esito favorevole del processo. La giovane, intanto, da oggi è finalmente libera». Lo ha dichiarato a caldo il difensore di Maysoon Majidi, l’avvocato Giancarlo Liberati.

Rimane alta l’attenzione su questo caso a livello internazionale e locale. Già nelle scorse settimane era stato lanciato l’appello di Amnesty International, e anche in queste ore già in fermento, il Comitato Free Maysoon Majidi a sostegno della giovane e di tutte le persone colpevoli solo di migrare.

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