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Roccella, torna al Demanio il palazzo dell’ex Agenzia Dogane e dell’ex Guardia di Finanza consegnato al Comune nel 2020

Il sindaco Vittorio Zito: «Nostro primo dovere è quello di non aggravare lo stato di degrado del bene, che non ci sono state le condizioni economiche per riqualificare, e di favorirne il recupero. Proficua interlocuzione prima della retrocessione»

Roccella, torna al Demanio il palazzo dell’ex Agenzia Dogane e dell’ex Guardia di Finanza consegnato al Comune nel 2020

Il palazzo che ha ospitato l’Agenzia Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza a Roccella Jonica, è tornato nel patrimonio disponibile dello Stato. Nei giorni scorsi l’agenzia del Demanio di Reggio Calabria ha proceduto, infatti, alla ripresa in possesso dell’immobile, attivando apposita procedura di retrocessione.

Costruito nel 1870 per essere destinato a presidio della Guardia di Finanza ed avente una superficie di circa 600 mq, era stato trasferito a titolo non oneroso al Comune di Roccella Jonica con decreto direttoriale nel 2020 con la prospettiva di essere recuperato e riutilizzato.

La difficoltà di reperire fondi adeguati

«La nostra Amministrazione – ha spiegato il sindaco di Roccella, Vittorio Zito – aveva in animo di mettere il palazzo dell’ex agenzia delle Dogane e dell’ex Guardia di finanza a frutto per finalità sociali. Tuttavia il finanziamento necessario, vista la sua inagibilità per insicurezza sismica, superava il milione di euro. I vari avvisi dall’amministrazione presi in considerazione non hanno mai messo a bando finanziamenti di questa portata, limitandosi alle risorse per la gestione dei servizi, per le attrezzature e gli arredi non anche per la ristrutturazione dell’immobile, che per altro in questa circostanza avrebbe dovuto essere particolarmente importante.

Non essendo state le nostre progettualità realizzate – ha spiegato ancora il sindaco di Roccella, Vittorio Zito – abbiamo riconosciuto prevalente l’interesse comune a salvaguardare questo immobile. Quando il Demanio ci ha prospettato la possibilità della retrocessione, nell’ottica di una messa a bando a privati e per lungo tempo per garantirne così il recupero e l’utilizzo, abbiamo condiviso l’approccio».

L’approccio dialogante del Demanio

«Abbiamo anche molto apprezzato che il Demanio abbia dialogato con noi pur avendo l’autorità di agire e intervenire. Il nostro primo dovere – ha sottolineato il sindaco di Roccella, Vittorio Zito -è quello di non aggravare lo stato di degrado del bene, che non ci sono state le condizioni economiche per riqualificare, e di favorirne il recupero L’immobile si trova quasi al centro del paese. Credo, dunque, possa essere appetibile per una valorizzazione che lo sottrarrebbe alla condizione di degrado in cui adesso versa».

Il federalismo demaniale e l’attività di verifica

Nell’ambito dell’attività di monitoraggio condotta dall’agenzia del Demanio nel corso del 2024, era stato, infatti, rilevato che il bene non fosse stato ancora utilizzato. La mancata attuazione degli interventi di rifunzionalizzazione previsti nel cosiddetto federalismo demaniale e lo stato di abbandono e degrado del bene storico, hanno giustificato la retrocessione dell’immobile allo Stato.

«C’è stata una grande sinergia con il Demanio che avrebbe potuto “riprendersi il bene” che non siamo riusciti a recuperare. Invece – ha sottolineato il sindaco di Roccella, Vittorio Zito – l’agenzia territoriale di Reggio Calabria ha aperto con l’amministrazione comunale un dialogo proficuo attraverso il quale siamo arrivati ad una decisione condivisa, nell’interesse esclusivo di recuperare l’immobile che ci era stato consegnato nel 2020».

La preminenza dell’interesse a recuperare il bene

Il sindaco Zito, infine, si sofferma ancora sui fondi cercati e non trovati. «Abbiamo in questi anni avuto accesso a fondi del Pnrr per l’efficientamento dell’auditorium comunale, per esempio, ma si è trattato di importi intorno a 500mila euro. L’immobile in questione ne avrebbe richiesti almeno il doppio solo per la messa in sicurezza. Inoltre, non essendo Roccella ai primi posti, e di ciò siamo naturalmente contenti, tra i comuni con il maggior indice di criminalità, povertà, insicurezza e disagio sociale, esso resta fuori da una serie di avvisi pubblici e risorse destinati agli interventi di recupero per fini sociali.

Anche se non sappiamo cosa ci riserverà la programmazione futura, stante questa situazione e consapevoli delle difficoltà che finora abbiamo avuto, abbiamo, pertanto, ritenuto che la retrocessione avrebbe rappresentato una opportunità per l’immobile e per il Comune. Date le circostanze, interventi di prerogativa statale potranno meglio favorire il ritorno alla vita del bene», così ha concluso il sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito.

A bando nel 2025

Questa retrocessione si inquadra nell’ambito dell’attività di verifica espletata dall’agenzia del Demanio con riferimento ai beni demaniali trasferiti a titolo non oneroso, ai sensi del federalismo demaniale, agli enti territoriali. Solo pochi mesi fa, analoga iniziativa è stata adottata nei confronti del Comune di Reggio Calabria per la ripresa in possesso dellimmobile demaniale denominato “ex carcere di Gallina”. Questo, unitamente all'”ex Agenzia Dogane e Monopoli – ex Guardia di Finanza”, avendo una notevole rilevanza storico-artistica, sarà inserito in programmi di valorizzazione nell’anno 2025.

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