Si rinnova l’appuntamento con la memoria promosso da Libera Associazione, Nomi e Numeri contro le Mafie per ricordare Lollò Cartisano, rapito a Bovalino il 22 luglio 1993 e poi ucciso, e tutte le vittime innocenti della ‘Ndrangheta.

Dopo lo stop della pandemia tornano “I Sentieri della Memoria”, giunti alla ventunesima edizione. Sull’Aspromonte verso Pietra Cappa accanto alla figlia Deborah Cartisano, tante persone camminano per continuare e rafforzare quel processo formativo di memoria viva e collettiva e impegno civile, promosso da anni dal coordinamento di Libera Locride.

Il rapimento

Adolfo Cartisano, detto Lollò, viveva della Locride a Bovalino. Diviso tra la passione per il calcio e quella della fotografia, non aveva ceduto alle richieste di estorsione e per questo era stato rapito.
Una scelta che cambiò per sempre la sua vita. I rapitori irruppero nella casa a mare. Portarono via anche la moglie, Mimma Brancatisano, poi lasciata lungo il ciglio della strada, sulla via per l’Aspromonte.

L’ultimo dei sequestri

Nonostante il pagamento del riscatto, dal suo Aspromonte Lollò non tornò più vivo. Anni di attese e di dolore per la famiglia che iniziò a non avere più notizie. Un colpo alla nuca che avrebbe dovuto tramortirlo, invece lo uccise. Una verità tragica che avrebbe atteso anni prima di essere svelata.

L’ultimo dei terribili sequestri di ‘ndrangheta, l’ultimo dei 18, con inizio nell’ottobre del 1979 con quello del tredicenne Alfredo Battaglia, che l’organizzazione mafiosa oggi più temuta al mondo abbia compiuto solo a Bovalino.

Il ritrovamento dei resti

Il ritrovamento dei suoi resti in Aspromonte nell’estate del 2003, fu possibile grazie dalle indicazioni fornite da un pentito in una lettera con cui rispose agli incessanti appelli della figlia Deborah che da lui ha ereditato la tenacia e la determinazione oltre che la passione per fotografia.

I sentieri della memoria

Un appuntamento importante con la memoria, dunque, in occasione della marcia nei luoghi del ritrovamento dei resti in Aspromonte dove insiste la lapide, tappa finale dei “Sentieri della memoria”.
Al fianco della figlia Deborah Cartisano, coordinatrice e referente Libera Locride, le autorità Civili ed Ecclesiali, i Coordinamenti e i Presidi di Libera Calabria, i ragazzi dei Campi E!State Liberi presenti in tutta la Calabria, l’Associazione Don Milani, lo Spi Cgil Calabria, l’associazione Da Sud, Centro Pino Puglisi Bosco e tutte le associazioni territoriali. Marcia anche fin Luigi Ciotti, presente per celebrare la Santa Messa assieme al Vescovo di Locri Gerace, monsignor Francesco Oliva.