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È stato notificato stamane il provvedimento del Giudice del tribunale di Reggio Calabria, relativo al ricorso d’urgenza presentato per l‘Associazione accademia del Bergamotto sull’occupazione dei mercati di via Filippini, nei confronti del Comune. Il ricorso è stato rigettato con condanna alle spese.
Il rigetto del ricorso
Il giudice nella vicenda processuale in esame, sul requisito del periculum in mora, che è uno dei presupposti per il ricorso «ritiene che non ricorrano le ragioni di urgenza integranti i caratteri dell’irreparabilità, gravità, attualità ed imminenza, nei termini in cui tali requisiti sono richiesti per l’adozione delle misure cautelari e urgenti. Ed invero, dalle risultanze processuali emerge che l’urgenza è stata dedotta soltanto in maniera generica e non in alcun modo dimostrata, non essendo stata minimamente allegata alcuna concreta e specifica ragione plausibilmente preclusiva della possibilità di accertare, nel corso di un ordinario giudizio di cognizione, i fatti materiali posti a sostegno dell’invocata tutela cautelare».
Ancora secondo il giudice «non si riesce a comprendere come possa conciliarsi la consapevole volontà dell’associazione, espressa chiaramente con la richiamata nota del luglio 2022, con il lamentato pregiudizio che sarebbe provocato dall’interruzione dell’attività sociale e dalla conseguente impossibilità di celebrare eventi che a suo dire sarebbero stati già programmati.
In altri termini, si appalesa oltremodo contraddittoria la condotta dell’associazione che, ricevuto sin dalla data del 14.12.2021 il provvedimento di revoca della concessione degli spazi di via Filippini, abbia dapprima spontaneamente comunicato di voler rilasciare tutti gli immobili occupati entro il 30 settembre 2022, salvo poi ripensarci e agire giudizialmente in prossimità dello sgombero con lo strumento cautelare per salvaguardare gli impegni già assunti».
La vicenda
Facendo un passo indietro i mercati di via Filippini erano stati concessi dal Comune con regolare bando che prevedeva una serie di incombenze per chi decide di parteciparvi e se lo aggiudica. La procedura per la revoca del contratto di concessione, emessa dopo una lunga serie di confronti con l’Associazione ospitata dalla struttura, aveva obbligato il Comune «ad agire per il ripristino di una condizione di legalità che riteniamo imprescindibile e la cui mancata applicazione – aveva spiegato tempo addietro l’assessore comunale alla Attività produttive, Angela Martino in una nota – determinerebbe peraltro una messa in mora per lo stesso Ente per l’ipotesi di danno erariale. In più occasioni il Settore Sviluppo Economico dell’Ente ha invitato l’associazione Accademia del Bergamotto a regolarizzare la sua posizione all’interno della struttura comunale inviti purtroppo infruttuosi che dopo innumerevoli confronti e relativi solleciti non hanno suscitato gli effetti sperati».
Adesso però dopo il rigetto del ricorso, e la fine della sospensiva concessa, si stabilità una nuova data entro la quale i locali dovranno essere sgomberati.

