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Il museo archeologico nazionale di Reggio Calabria è stato protagonista dell’ultima puntata di Dentro la Notizia Estate, il format condotto da Giada Carino e Francesco Occhiuzzi che viaggia in Calabria raccontandone le bellezze. Ospiti della puntata Il direttore del Museo di Reggio, Fabrizio Sudano, e la funzionaria archeologa Martina d’Onofrio ospiti della diretta dalla sala dei Bronzi di Riace, per tutta la mattina, meta di gruppi di turisti che ininterrottamente si sono avvicendati per ammirare i due capolavori della metà del V secolo A.C.
Un museo, in fase di grande rinnovamento, con un nuovo brand, un nuovo sito e una identità sempre più radicata sul territorio, quest’estate propone un ricco programma segnato anche da aperture straordinarie che avrà come cornici la terrazza, piazza Orsi e piazza De Nava di palazzo Piacentini. Immancabili il teatro per i più piccoli e le partnership culturali con le associazioni del territorio. Tutto questo è il Museo in fest in cui, dopo la presentazione del rebranding, ci sarà spazio anche per altre novità.
Museo in fest e presenze in crescita
«La partecipazione della cittadinanza – ha sottolineato il direttore Fabrizio Sudano – sta premiando il lavoro di tutto lo staff con il sold out. Dopo il successo di Carlo Verdone, per il quale abbiamo spostato anche la location per ampliare la possibilità di accesso, Federico Quaranta e Federico Mecozzi, domani sarà la volta di Gennaro Calabrese e a seguire Remo Anzovino l’8 agosto e Nino Frassica il 22 agosto. Intanto siamo adesso pronti per presentare il biglietto integrato che dal museo di Reggio coinvolge tutti i musei della direzione regionale musei del Mic, quindi tutti musei nazionali statali in Calabria, attraverso nove itinerari che saranno presentati domani sera sulla terrazza di palazzo Piacentini. Il nostro contributo per portare i turisti al mare di Calabria e anche dentro i musei.
Noi stiamo lavorando molto per promuovere la meglio il museo, i suoi spazi con la terrazza panoramica, piazza Paolo Orsi divenute location peculiari e riuscite per concerti e spettacoli, e i suoi tesori. I primi dati di quest’anno e di questa estate sono incoraggianti perché segnano un incremento che speriamo di vedere confermato o addirittura aumentato. Buone prospettive ci sono anche per la destagionalizzazione».
Bronzi di Riace, il fascino del mistero
Il museo archeologico è il luogo in cui si ammirano i Bronzi di Riace e anche il luogo in cui si studiano, come spiega l’archeologa Martina D’Onofrio.
«Simbolo del museo archeologico di Reggio Calabria e icona identitaria della stessa città di Reggio sono i Bronzi. Pur essendo dei capolavori così famosi c’è ancora tanto mistero che lo avvolge. Da un lato questo mistero riguarda la loro identità, vi sono diverse ipotesi su chi fossero i personaggi rappresentati attraverso le statue. Sicuramente un aspetto molto interessante e che fa ancora molto discutere è la loro provenienza, il luogo, il percorso che la nave su cui erano stati caricati ha seguito e quali siano le circostanze per le quali siano finiti sui fondali di Riace. Aspetti enigmatici sui quali noi, come museo, stiamo comunque indagando questo è il bello della ricerca archeologica, della ricerca scientifica, cioè il continuo progredire delle indagini e delle scoperte per cercare risposte a domande anche su reperti famosi come i bronzi di Riace».
Museo, tempio della Magna Grecia
Non solo Bronzi ma anche tante altre vestigia della Magna Grecia.
«Ci sono tesori che provengono da tutta la Calabria e che riflettono un pò la storia di questo territorio a partire dalle origini, quindi dalla preistoria fino all’epoca romana. Tanti reperti provengono dalla stessa città di Reggio ma molti sono anche gli oggetti provenienti dalle famose grandi colonie della Calabria greca e quindi naturalmente Locri, Medma, Hipponion, Sibari, Crotone. Abbiamo anche reperti che raccontano la storia delle popolazioni preelleniche, insomma c’è davvero tanto da vedere oltre ai Bronzi», ha concluso l’archeologa Martina D’Onofrio.