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«Abbiamo voluto inserire nei nuovi programmi scolastici per le scuole superiori anche la figura di Corrado Alvaro, uno straordinario scrittore calabrese così tanto legato alla sua terra. I suoi racconti sono così pieni di umanità e sono così pieni del profumo dei sapori della sua terra».
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, di recente in visita al liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria, si è soffermato sulla decisione di inserire l’autore sanluchese nelle nuove linee guida per l’insegnamento per le scuole secondarie di secondo grado.
Linee guida (non vincolanti)
Si tratta di autorevoli suggerimenti, dunque senza che da ciò discenda obbligo alcuno, che il Ministero fornisce con riferimento agli autori da proporre a lezione. Un segnale importante che certamente potrebbe rafforzare la conoscenza di Corrado Alvaro fin dai banchi di scuola, dove tuttavia, stante l’autonomia dei docenti, sono in tanti già a studiare e a insegnare.
Alvaro già insegnato da decenni
La decisione, assunta in piena campagna elettorale, su impulso di Roberto Occhiuto, che di fatto poco sposta. Il candidato dello schieramento opposto, Saverio Pazzano, aveva chiarito: «Tanti docenti già lo insegnano in tutta Italia da 60 anni perchè hanno già scelto di farlo. Se volessimo valorizzare scrittori calabresi dimenticati dovremmo pensare a Mario La Cava, Fortunato Seminara, Saverio Strati e anche al maestro di Greco di Petrarca e Boccaccio, Barlaam di Seminara al quale dobbiamo il nostro Umanesimo. Ma soprattutto dovremmo rilanciare il sistema bibliotecario in ginocchio e non chiudere la scuole».
Corretto sottolineare che la letteratura non dovrebbe essere strumentalmente richiamata in campagna elettorale, opportuno a questo punto riflettere su tanti altri calabresi (e non solo) illustri che ancora restano dimenticati.
Il ministro Valditara a San Luca
Il ministro Valditara ha anche parlato del comune natio di Alvaro, San Luca, dove si è di recente recato. Una comunità straordinaria che, nonostante le sue innumerevoli vicissitudini, deve trarre linfa da quella grande forza di cui Corrado Alvaro è stato fervente narratore.
«Sono stato a visitare la sua casa a San Luca – ha raccontato il ministro Valditara – una casa che insegna tanto. San Luca è un Comune che deve avere l’orgoglio di uno straordinario passato, perché quando si sa esprimere un personaggio di questo tipo, ma anche una famiglia, una comunità come quella che Corrado Alvaro seppe esprimere tanti anni fa vuol dire che si hanno le radici per costruire una grande pianta che possa svettare verso il cielo. Basta soltanto esserne consapevoli».
Dai 130 anni dalla nascita ai 70 anni dalla morte
Mentre volge al termine il 130°anniversario della nascita di Corrado Alvaro, un anniversario segnato dal terzo scioglimento per mafia del comune di San Luca e dello scioglimento della fondazione Corrado Alvaro, si affaccia il 2026 e il 70° anniversario della sua nascita. LaC ha abbracciato la proposta lanciata dall’ex presidente della fondazione Corrado Alvaro, Aldo Maria Morace, di Un Alvaro a settimana, per promuovere la letture di tutte le sue innumerevoli opere.
Il premio Alvaro-Bigiaretti a Vallerano
Si lavora per valorizzare la sua copiosa produzione mentre Corrado Alvaro è debitamente protagonista anche fuori dalla Calabria. Nelle scorse settimane ha avuto luogo l’XI edizione del Premio Letterario Corrado Alvaro – Libero Bigiaretti, vinta quest’anno da Antonio Franchini con “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio). La manifestazione letteraria dedicata anche alla memoria dello scrittore di origini maceratesi Libero Bigiaretti. Entrambi gli scrittori hanno trascorso parte della loro vita nel comune di Vallerano nel cui cimitero sono sepolti.