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Entro settembre 41.901 docenti entreranno in ruolo, pari al 76,8% dei posti disponibili a livello nazionale: un incremento del 30% rispetto allo scorso anno. La copertura dell’organico su posto comune raggiunge così il 97,3%, in crescita rispetto al 94% dell’anno scolastico 2024/2025.
Particolare attenzione è stata riservata al sostegno, con 7.820 nuovi insegnanti assunti per un totale di 121.879 di ruolo e una copertura al 95,2%. Per la prima volta, su richiesta delle famiglie, potranno essere confermati i supplenti già in servizio, assicurando continuità didattica a quasi 58mila studenti con disabilità. Restano circa 120mila le supplenze sui posti in deroga.
Sul fronte della dirigenza scolastica, le 326 nuove immissioni in ruolo hanno ridotto le scuole in reggenza da 468 a 403, con un calo di quasi il 14%. Dall’1 settembre inoltre 1.000 docenti specializzati in italiano L2 entreranno in servizio nelle primarie e secondarie, per sostenere gli studenti stranieri e contrastare la dispersione scolastica.
«L’anticipo delle nomine, l’incremento delle assunzioni, la continuità didattica per gli studenti con disabilità e la riduzione delle reggenze sono la prova del nostro impegno per dare risposte concrete al mondo della scuola» ha sottolineato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. «Un passo avanti verso un sistema più stabile, capace di mettere realmente al centro la persona dello studente».

