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Pasqua, 25 aprile, 1° maggio: tre date simbolo, tre occasioni per tornare a casa, alla propria terra, alla famiglia. Per chi vive lontano, soprattutto per i tanti calabresi emigrati al Nord o all’estero, questo periodo dell’anno rappresenta molto più di una semplice vacanza: è un rientro carico di significato, affetto, appartenenza. Un ritorno che sa di abbracci sospesi e di promesse mantenute, anche solo per qualche giorno.
Eppure, come ogni anno, questo rito collettivo deve fare i conti con la realtà: costi elevati, difficoltà logistiche, trasporti carenti. Tornare a Reggio Calabria e provincia, anche solo per una breve pausa, sta diventando sempre più difficile e, per molti, proibitivo.
Mentre migliaia di viaggiatori prenotano voli o treni con mesi di anticipo, altri si ritrovano a fronteggiare prezzi fuori scala e un sistema di collegamenti che fatica ancora a garantire un diritto basilare: poter tornare a casa senza dover fare sacrifici sproporzionati.
Il caro voli verso Reggio: cifre elevate per chi parte dal Nord
Raggiungere Reggio Calabria in vista delle festività pasquali e dei ponti di primavera comporta, anche quest’anno, costi significativi per chi parte dalle principali città italiane. I dati raccolti sui voli Ryanair nei giorni immediatamente precedenti la Pasqua mostrano tariffe che, in molti casi, superano i 300 euro per tratta.
Da Milano Malpensa, il prezzo del volo per Reggio Calabria previsto per giovedì 17 aprile raggiunge i 342,64 euro, mentre da Torino, nella stessa data, si arriva a 324,93 euro. Anche da Bologna, mercoledì 16 aprile, il costo del biglietto tocca i 303,71 euro, per poi scendere progressivamente nei giorni successivi. Da Venezia, si rileva una tariffa di 227,96 euro sempre il 16 aprile.
Anche i voli operati da ITA Airways mostrano rincari nella settimana pasquale. Per la tratta Roma–Reggio Calabria, il costo parte da 95 euro, ma supera i 150 euro nei giorni più richiesti. Più elevati i prezzi per la tratta Milano–Reggio Calabria, dove si registrano tariffe superiori ai 100 euro, con punte che sfiorano i 200 euro sotto data.
Il treno non è più l’alternativa economica: lunghe percorrenze e tariffe elevate
Per chi sceglie il treno come mezzo per raggiungere Reggio Calabria durante il periodo pasquale, la situazione non appare meno complessa. I collegamenti da Milano Centrale per il 18 e 19 aprile offrono sì diverse opzioni, ma a prezzi elevati e con tempi di percorrenza lunghi.
Il Frecciarossa 9639 in partenza il 18 aprile alle 14:30 impiega 9 ore e 19 minuti per giungere a Reggio Calabria alle 23:49, con un prezzo a partire da 185 euro. Nella stessa giornata, il Frecciarossa 9535 parte alle 12:10 con arrivo alle 22:00 (durata 9h 50min) e lo stesso prezzo base. Ancora più caro il Frecciarossa 9583, con partenza alle 09:10 e arrivo alle 18:56: il biglietto parte da 240 euro.
Nessuna alternativa è disponibile in fascia notturna: i posti sugli Intercity Notte risultano esauriti.
Anche il giorno successivo, sabato 19 aprile, non si registrano miglioramenti significativi. L’Intercity 1589 parte alle 06:55 e impiega 14 ore e 35 minuti per coprire la tratta, con un prezzo base di 92 euro. Il Frecciarossa 9583, ancora operativo alle 09:10, mantiene la tariffa di 240 euro, mentre il 9639 — anticipato alle 14:30 — scende leggermente a 147 euro, con un tempo di viaggio di 8 ore e 39 minuti.
Sul fronte Italo, i prezzi si attestano su livelli comparabili. Il 18 aprile sono disponibili due soluzioni: alle 06:40, con arrivo a Reggio Calabria alle 16:46 in 10 ore e 6 minuti, a partire da 165 euro in classe Smart; e alle 14:40, con arrivo alle 00:55 del giorno seguente, per una durata di 10 ore e 15 minuti e la stessa tariffa. Il 19 aprile le due corse mantengono orari simili, con prezzi a partire da 165 euro la mattina e 135,90 euro il pomeriggio.
Nel complesso, i dati confermano come il treno non rappresenti più una soluzione vantaggiosa né dal punto di vista economico né per i tempi di percorrenza, in particolare per chi parte dal Nord nei giorni centrali del ponte pasquale. Anche in questo caso, tornare in Calabria resta un’esigenza che si scontra con la difficoltà di conciliare tempi e costi sostenibili.
Traffico in aumento sull’A2 e previsioni da bollino rosso nei fine settimana
Le giornate a cavallo tra Pasqua, il 25 aprile e il 1° maggio vedranno un notevole incremento del traffico anche sulle principali arterie stradali che collegano Reggio Calabria al resto della regione e del Paese. In particolare, lungo l’A2 – Autostrada del Mediterraneo, sono previste condizioni da “bollino rosso” per tutto il periodo compreso tra venerdì 18 e lunedì 21 aprile, e nuovamente nei giorni compresi tra giovedì 25 e domenica 28 aprile.
Secondo le stime, l’intensificazione del traffico inizierà già dal pomeriggio di venerdì 18 aprile, con una fascia critica tra le 12 e le 18. Situazione analoga prevista per il sabato 19, soprattutto nelle ore mattutine. La giornata di Pasqua, domenica 20 aprile, dovrebbe mantenersi più scorrevole, mentre il rientro di lunedì 21 (Pasquetta) sarà caratterizzato da nuove congestioni nel pomeriggio, in particolare in direzione nord.
Anche per il ponte del 25 aprile, i flussi di traffico si concentreranno nei giorni festivi e nei fine settimana, con una previsione simile per il 1° maggio, che quest’anno cadrà di mercoledì e sarà seguito da una possibile estensione del ponte fino a sabato 3 maggio, grazie anche alla chiusura scolastica.
Per evitare le ore di punta, le autorità consigliano partenze nelle primissime ore del mattino, tra le 5 e le 7, oppure in giornate infrasettimanali, dove il traffico si prevede più regolare.
Reggio più vicina all’estero che al nord
Nel confronto tra le tariffe aeree disponibili nei giorni immediatamente precedenti la Pasqua, emerge un dato difficile da ignorare: volare verso Reggio Calabria da alcune capitali europee è più economico che partire dal Nord Italia.
Secondo le rilevazioni aggiornate, il volo Ryanair da Londra previsto per sabato 19 aprile viene venduto a 19,99 sterline. Prezzi contenuti anche da Parigi, dove si parte a 36,03 euro mercoledì 16 aprile e a 32,27 euro venerdì 18. Da Bruxelles, giovedì 17 aprile, si viaggia verso lo Stretto con 65,35 euro.
Nel frattempo, le tratte nazionali verso Reggio Calabria registrano importi molto più elevati. Da Milano Malpensa, giovedì 17 aprile, il costo del biglietto Ryanair tocca quota 342,64 euro. Da Torino, nella stessa data, si raggiungono 324,93 euro. Seguono Bologna con 303,71 euro il 16 aprile e Venezia con 227,96 euro, sempre il 16. Tariffe che, in alcuni casi, superano il costo di un volo andata e ritorno per una destinazione intercontinentale.
La disparità tra i voli in partenza dall’Italia e quelli provenienti dall’estero mette in evidenza una realtà che molti calabresi vivono da anni: rientrare a casa in occasione delle festività può diventare economicamente proibitivo, soprattutto per chi lavora o studia lontano. Allo stesso tempo, le rotte internazionali a basso costo rendono la Calabria una meta sempre più accessibile per turisti stranieri, che approfittano dei ponti primaverili per raggiungere la regione con una spesa contenuta.
Vacanze scolastiche e ponti lunghi: calendario favorevole per partenze e rientri
Il movimento di arrivi e partenze verso Reggio Calabria sarà amplificato da un calendario scolastico particolarmente favorevole, che offre a famiglie e studenti un lungo periodo di sospensione delle attività.
In Calabria, le vacanze di Pasqua inizieranno giovedì 17 aprile e si concluderanno martedì 22 aprile, secondo quanto stabilito dalla Regione. A questa pausa si aggiungeranno le giornate festive del 25 aprile, dedicata all’Anniversario della Liberazione, e del 1° maggio, Festa dei Lavoratori. In molti istituti scolastici, inoltre, sono state previste ulteriori sospensioni per venerdì 2 e sabato 3 maggio, prolungando di fatto il ponte fino alla domenica successiva.
Un’occasione che molti hanno scelto di sfruttare per rientrare nella propria terra d’origine o per concedersi una vacanza all’estero. Secondo i dati forniti da Assoviaggi e dal Centro Studi Turistici di Firenze, saranno 545mila gli italiani che, tra Pasqua e ponti primaverili, partiranno per una meta estera servendosi di un’agenzia di viaggi, con un incremento del 3,4% rispetto al 2024.
Le combinazioni più richieste sono quelle che uniscono cultura e relax, con pacchetti personalizzati, viaggi esperienziali e crociere. Ma chi rientra in Calabria per trascorrere questi giorni in famiglia si trova a fare i conti con un sistema di collegamenti ancora gravoso, soprattutto in termini economici.
Il ritorno è un privilegio, non un diritto
C’è un’Italia che parte e un’Italia che torna. E poi c’è una Calabria che aspetta, tra valigie che costano troppo e chilometri che si fanno più lunghi di quanto dovrebbero. In questo tempo di partenze e rientri, il desiderio di casa si misura con un biglietto aereo, un posto sul treno, un’autostrada carica di famiglie, valigie e nostalgia.
Tornare nella propria terra non dovrebbe essere un lusso, eppure lo è. Chi parte da Londra o Parigi spende meno di chi tenta di rientrare da Torino o Bologna. Chi può, prenota mesi prima. Chi non può, rinuncia. E mentre le agenzie di viaggio registrano una corsa verso l’estero, chi vuole semplicemente riabbracciare i propri cari in Calabria si trova spesso davanti a un bivio: andarci, o aspettare ancora.
In un Paese che si muove a velocità diverse, tornare a casa resta un atto d’amore. E come ogni gesto d’amore, richiede forza, sacrificio e una dose infinita di ostinazione. La stessa ostinazione con cui tanti calabresi ogni anno affrontano strade, prezzi, attese e disagi pur di rivedere, anche solo per pochi giorni, il proprio Sud.
Questa non è solo una questione di turismo o di trasporti. È una questione di giustizia, di equità, di dignità del diritto alla mobilità. È, in fondo, una questione di rispetto verso chi non ha mai smesso di appartenere a questa terra, anche quando la distanza sembrava dire il contrario.

