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Nuove sinergie istituzionali in vista per il porto di Gioia Tauro, primo scalo di transhipment d’Italia e tra i principali hub mediterranei. Nelle scorse ore il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema portuale Paolo Piacenza ha ricevuto in visita il direttore generale dell’Arpacal, Michelangelo Iannone, accompagnato dal segretario generale dell’AdSP, dalle strutture tecniche dell’Ente e dai rappresentanti dei terminal MCT (amministratore delegato Antonio Davide Testi) e Automar (responsabile Rosy Ficara).
Durante l’incontro Piacenza ha illustrato le caratteristiche infrastrutturali dello scalo e i risultati conseguiti negli ultimi mesi. Nonostante le difficoltà legate alla crisi del Mar Rosso e agli effetti della direttiva europea ETS, Gioia Tauro continua a registrare performance record: tra gennaio e agosto 2025 movimentati 2.912.943 teus, con un incremento del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2024 (2.632.699 teus). La previsione di chiusura dell’anno è ben oltre la soglia dei 4 milioni di teus.
Piacenza ha sottolineato la capacità del porto calabrese, unico in Italia con fondali da 18 metri, di accogliere le portacontainer più grandi al mondo, lunghe oltre 400 metri, larghe 60 e con capacità superiori a 23mila teus. Ha poi illustrato gli interventi infrastrutturali in corso, in particolare i lavori di elettrificazione delle banchine finanziati con oltre 66 milioni di euro di fondi PNRR, che saranno completati entro il 2026 e consentiranno l’alimentazione green delle navi in banchina.
Al termine della visita, Piacenza e Iannone hanno convenuto sull’opportunità di avviare l’iter per la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio e l’Arpacal, finalizzato a definire strategie comuni, best practice e programmi congiunti. L’obiettivo: coniugare crescita dei traffici e sostenibilità ambientale, generando al contempo ricadute economiche e sociali per l’intero territorio regionale.