«La Filcams Cgil della Città Metropolitana di Reggio Calabria esprime piena soddisfazione per la conferma, da parte del Tribunale del Lavoro, della legittimità dell’ordinanza che ha riconosciuto il diritto all’assunzione a tempo indeterminato di una lavoratrice esclusa ingiustamente dal cambio appalto del servizio di ristorazione presso il Grande Ospedale Metropolitano (Gom) di Reggio Calabria». È quanto dichiarano in una nota, Valerio Romano, segretario Generale Filcams e Giuseppe Vercelli, Filcams Cgil.

«Con sentenza RG 5634-1/2024 del 10 aprile 2025, il Giudice del Lavoro, Anna Bianco, aveva già ordinato alla Scamar Srl l’assunzione immediata della lavoratrice, con decorrenza dal 1° ottobre 2024, senza periodo di prova, con mantenimento dell’anzianità e delle condizioni retributive precedenti. Una decisione che ha riaffermato il valore della clausola sociale e la centralità del lavoro stabile e dignitoso.

La Scamar Srl aveva successivamente presentato reclamo contro tale ordinanza, sostenendo l’inammissibilità della misura cautelare e l’assenza di obbligo all’assunzione a tempo indeterminato. Tuttavia, il Tribunale di Reggio Calabria, settore lavoro, ha rigettato integralmente il reclamo, confermando le ragioni della lavoratrice e del sindacato che la tutelava.

Il collegio giudicante in data 26 Maggio 2025, composto dal Presidente relatore Arturo D’Ingianna, dal Antonio Salvati e dalla Francesca Patrizia Sicari, ha ribadito che la clausola sociale prevista dal contratto collettivo nazionale e dal capitolato d’oneri impone l’assunzione del personale già impiegato, con l’obiettivo di garantire la stabilità occupazionale, confermando coì la difesa della Filcams Cgil e dell’Avv. Pino Parisi già formulata nel precedete giudizio in difesa della lavoratrice.

La proposta di contratto a tempo determinato per un solo mese, avanzata da Scamar, è stata ritenutao del tutto ingiustificata e in contrasto con lo spirito della clausola sociale. La lavoratrice – proseguono Valerio Romano, segretario Generale Filcams e Giuseppe Vercelli, Filcams Cgil – aveva maturato l’anzianità necessaria e svolto mansioni continuative presso il Gom, rientrando quindi a pieno titolo tra i lavoratori tutelati.

Inoltre, il Tribunale ha riconosciuto la sussistenza del periculum in mora, vista la condizione di disoccupazione della lavoratrice e la presenza di minori, con conseguente danno grave e irreparabile.

La Filcams CGIL continuerà a vigilare affinché i diritti sanciti dai contratti collettivi e dalla giurisprudenza vengano rispettati, contrastando ogni tentativo di elusione delle tutele nei cambi appalto. Questa sentenza rafforza il nostro impegno quotidiano nella difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

Continueremo a batterci affinché ogni cambio appalto sia un’occasione di stabilità e non di precarietà, e affinché la legalità e la dignità del lavoro siano sempre al centro», così concludono Valerio Romano, segretario Generale Filcams e Giuseppe Vercelli, Filcams Cgil.