FISMIC CONFSAL e USB Lavoro Privato denunciano con forza quella che definiscono una «grave condotta antisindacale» da parte della Phoenix Logistic S.r.l. e accusano di complicità silenziosa i vertici della filiera appaltante: Hitachi, ISS Palumbo e Confindustria Vibo Valentia.

Secondo quanto riportato in una nota congiunta diffusa il 12 giugno, il rapporto tra Phoenix Logistic e FISMIC si è bruscamente interrotto a febbraio scorso, dopo che i sindacati avevano richiesto pubblicamente l’internalizzazione del servizio di magazzinaggio, a tutela dei posti di lavoro e della qualità del servizio. Da quel momento, riferiscono le sigle, la società avrebbe negato assemblee e permessi sindacali, arrivando persino a trattenere le quote sindacali versate dai lavoratori.

Una reazione che FISMIC e USB bollano come ritorsiva e contraria allo Statuto dei Lavoratori, nonché ai più basilari principi democratici. Le due organizzazioni ricordano come, dal settembre 2022, FISMIC avesse svolto regolare attività sindacale in azienda, con permessi riconosciuti e accordi sottoscritti anche con il patrocinio di Confindustria Vibo Valentia.

Durissime le accuse anche verso Hitachi e ISS Palumbo, rispettivamente committente e subappaltante del servizio, colpevoli – secondo i sindacati – di «sostanziale complicità» per non essere intervenute in alcun modo di fronte alla rottura delle relazioni sindacali. Non meno grave, sottolineano FISMIC e USB, è il silenzio di Confindustria, che in passato aveva riconosciuto pienamente la legittimità della rappresentanza sindacale in Phoenix Logistic.

«In un Paese che si dichiara attento ai diritti dei lavoratori – scrivono i sindacati – è inaccettabile assistere a simili comportamenti. Difendere il diritto di rappresentanza non è un capriccio, ma una condizione imprescindibile per la dignità sul lavoro».

Le sigle chiedono con urgenza il ripristino delle relazioni sindacali, l’intervento diretto di Hitachi e ISS Palumbo, e una presa di posizione pubblica da parte di Confindustria Vibo Valentia. Infine, rivolgono un appello alle istituzioni affinché avviino un’istruttoria sull’intera filiera e adottino provvedimenti a tutela dei lavoratori coinvolti.