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Il sistema aeroportuale calabrese archivia il 2024 con risultati mai raggiunti prima. I 3,6 milioni di passeggeri registrati nell’anno segnano un incremento del +7,5% rispetto al 2023, attestando in maniera chiara il ruolo strategico che la Calabria sta conquistando nella rete della mobilità nazionale e internazionale.
A trainare questa crescita è stato in particolare il traffico internazionale, cresciuto del +25% fino a sfiorare gli 800mila passeggeri. In aumento anche i movimenti aeronautici (+4,7%) e il traffico cargo (+8%), segnali evidenti di una rete aeroportuale in espansione e di una gestione in grado di intercettare nuove opportunità.
Approvati dall’Assemblea dei Soci, i dati del bilancio 2024 vanno letti come un punto di svolta: la Calabria sta affermando la propria centralità nel panorama della connettività e l’intero sistema aeroportuale si configura oggi come un motore dinamico per lo sviluppo regionale.
Sacal consolida la rotta dello sviluppo
I numeri del bilancio 2024 certificano una gestione solida e performante, capace di accompagnare la crescita del traffico con risultati economici di grande rilievo. Il valore della produzione ha toccato i 45,3 milioni di euro (+10,8%), mentre i ricavi consolidati della gestione si attestano a 35,3 milioni di euro, con un incremento del +4%.
Ma il dato più significativo riguarda l’utile netto consolidato, che ha raggiunto 1,4 milioni di euro, più che quadruplicato rispetto al 2023. Un salto che riflette da una parte sicuramente l’aumento della domanda di mobilità, ma anche, dall’altra, la capacità di visione strategica messa in campo da Sacal sotto la regia della Regione Calabria.
Risultati che non sono frutto del caso. «I risultati del 2024 raccontano una Calabria sempre più connessa, attrattiva e protagonista – afferma Marco Franchini, Amministratore Unico di Sacal -. Non si tratta di traguardi casuali, ma del frutto di una visione strategica e di lungo termine portata avanti dalla Regione Calabria che considera gli aeroporti un asset fondamentale per sostenere la crescita economica e sociale del territorio».
Un percorso concreto, misurabile, che guarda avanti. Il Piano Industriale della società prevede la creazione di 1.600 nuovi posti di lavoro e un incremento del PIL regionale di 402 milioni di euro entro il 2028. Un progetto che fa degli aeroporti un volano di sviluppo per l’intera Calabria.
Reggio nel cuore della strategia Sacal
Nel quadro della crescita regionale, Reggio Calabria assume un ruolo centrale nel piano di sviluppo di Sacal. Il presidente Marco Franchini ha delineato chiaramente la direzione strategica: rilanciare il “Tito Minniti” attraverso investimenti mirati, nuove rotte internazionali, il consolidamento dell’impegno di Ita e Ryanair e un potenziamento infrastrutturale che guarda al futuro con concretezza.
«Il futuro dell’aeroporto di Reggio passa attraverso accordi istituzionali e un progetto di sviluppo che non è mai stato così ambizioso» afferma Franchini, sottolineando l’importanza di una pianificazione attenta, che tenga insieme sostenibilità, estetica e funzionalità. L’obiettivo è rendere lo scalo non solo efficiente, ma anche rappresentativo dell’identità calabrese, in un equilibrio tra radici storiche e innovazione.
Il progetto della nuova aerostazione è già partito: sarà completato entro la fine del 2025 e rappresenta molto più di un ampliamento degli spazi. «L’infrastruttura sarà non solo un luogo di transito, ma un punto d’incontro tra passato e futuro» aveva dichiarato Franchini lo scorso autunno alla presentazione del progetto. La nuova struttura sarà dotata di soluzioni architettoniche e tecnologiche all’avanguardia, con una forte attenzione all’efficienza energetica e al design ispirato alla cultura del territorio.
«Proseguiamo con un miglioramento progressivo e costante», afferma Franchini. Ogni intervento, anche temporaneo, fa parte di un piano coerente che culminerà con la nuova aerostazione. Un’infrastruttura concepita come centro di servizi avanzati, capace di restituire a Reggio Calabria un aeroporto all’altezza delle sue potenzialità e della sua posizione strategica.
Serve un impegno comune della città e delle istituzioni
Il rilancio del Tito Minniti, per quanto ben strutturato, richiede una partecipazione ed un impegno comune. Il presidente Franchini ha più volte rivolto appelli alla comunità e agli attori istituzionali del territorio, chiedendo un impegno condiviso per trasformare la visione in realtà. «Io mi sento parte della squadra» ha detto, sottolineando come l’efficacia del progetto dipenda anche dalla collaborazione del tessuto economico e sociale reggino.
L’invito si estende al mondo produttivo, alle imprese del territorio, ai professionisti e ai cittadini, perché l’aeroporto diventi un simbolo del riscatto della città e una leva concreta per lo sviluppo. Solo un fronte unito, determinato e consapevole del potenziale in gioco, potrà accompagnare Sacal nel percorso già avviato.
Un’infrastruttura strategica per il Mediterraneo: Reggio pronta a volare più in alto
Il progetto di rilancio dell’aeroporto “Tito Minniti” rappresenta molto più di un investimento strutturale: è il simbolo di una nuova ambizione territoriale. Reggio Calabria guarda al futuro non come spettatrice, ma da protagonista di un sistema mediterraneo interconnesso, dove la mobilità diventa leva di crescita economica, occupazionale e culturale.
La traiettoria è quella di far convergere turismo, innovazione e investimenti in un hub che restituisca alla città la sua vocazione naturale di snodo tra Nord e Sud, tra Europa e Mediterraneo. Il “Tito Minniti”, quindi, può diventare una delle realtà aeroportuali più importanti del Sud Italia. Non è solo una promessa: è un processo in atto, tangibile, visibile nei cantieri, nelle tratte attivate, nella fiducia che lentamente ritorna. Reggio Calabria ha iniziato a scrivere una nuova pagina della sua storia. E stavolta, lo fa guardando in alto.