Venerdì scorso, su convocazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, si è riunito a Roma il tavolo tecnico richiesto dalla città di Villa San Giovanni una settimana prima. Al centro dell’incontro, lo spostamento del porto a sud e la valorizzazione dell’area costiera del Comune.

Attorno al tavolo tutti i protagonisti di una vicenda che si riapre dopo oltre quarant’anni: oltre al Comune di Villa San Giovanni, erano presenti l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, i vertici di RFI e ANAS, la società Stretto di Messina e il Demanio marittimo. «Come richiesto al ministro, e come ribadito più volte dai consigli comunali dal 1989 ad oggi – ha spiegato la sindaca Giusy Caminiti – la città e l’intera area dello Stretto hanno la necessità, non più rinviabile, di progettare e realizzare il porto a sud, nelle adiacenze dell’attuale stazione marittima».

All’incontro ha partecipato anche l’ingegnere Pietro Viviano, già dirigente del Genio Civile Opere Marittime di Reggio Calabria e progettista dell’unico preliminare di porto a sud redatto nel 2004. «È stato un confronto concreto – ha aggiunto la prima cittadina – come mi era stato preannunciato dallo stesso vicepremier. L’amministrazione ha già collaborato con l’ingegner Viviano, che nel gennaio 2024 ha aggiornato il progetto preliminare nell’ambito di un finanziamento PNRR, lavorando di recente anche a un aggiornamento del quadro economico».

Durante il tavolo sono stati illustrati gli aspetti tecnici, economici e procedurali, con la richiesta di adottare una procedura rapida sul modello del porto di Tremestieri, tramite ordinanza di Protezione civile e la nomina di un commissario ad acta. Tutti i presenti hanno concordato sulla necessità di accelerare l’iter amministrativo affinché Villa San Giovanni possa ottenere un “decreto Villa” e inserire il nuovo porto commerciale, green e smart, tra le priorità dell’agenda politica nazionale.

Il commissario dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, avvocato Mario Mega (o avvocato Rizzo, ndr a seconda del nome corretto), ha evidenziato la rilevanza dell’intervento nel sistema integrato dei trasporti dello Stretto e i benefici che deriverebbero per il collegamento con Tremestieri. L’ADSP si è dichiarata pronta ad avviare subito gli studi preliminari, integrando quelli realizzati dalle università di Catania e Reggio Calabria nel 2004.

Il ministro Salvini ha espresso apprezzamento per la condivisione unanime del progetto e ha ribadito la volontà di far partire immediatamente il confronto operativo tra le parti. Lo spostamento del porto a sud potrà essere finanziato attraverso parte dei 500 milioni di euro destinati a Villa San Giovanni e Messina per opere connesse al progetto del Ponte sullo Stretto.

«È un passo decisivo – ha commentato Caminiti – per rendere Villa San Giovanni una città con un porto, e non più una città del porto. Un cambiamento che libererà il centro dall’attraversamento veicolare e restituirà ai cittadini l’area costiera e i piazzali oggi occupati dalle società private».

Un progetto che guarda al futuro e si inserisce in una visione coerente con l’ampliamento delle competenze dell’Autorità di Sistema Portuale, avviato nel dicembre 2023. «I prossimi mesi saranno determinanti – ha concluso la sindaca – perché l’accordo raggiunto trovi concretezza negli atti ministeriali. Come amministrazione, insieme all’assessore Albino Rizzuto, continueremo a seguire ogni passaggio per rendere operativo il deliberato del Consiglio comunale»