Un’opera teatrale da vivere come spettatore e al contempo visitatore di un luogo significativo del patrimonio culturale, da ascoltare, attraverso le cuffie, per stimolare una percezione visiva e spaziale diversa e soprattutto ad impatto zero. È questa l’esperienza fuori dal comune che Teatro Mobile promette al pubblico nel calendario dei dieci eventi che si svolgeranno a partire da domani con “Antigone Possibile” a Catona e fino a dicembre, nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” finanziato a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo del ministero della Cultura e promosso dall’assessorato alla cultura del comune di Reggio Calabria.

Antigone Possibile’ e ‘La linea d’ombra’ al tramonto in riva al mare

Si parte con due eventi al tramonto e in riva al mare: domani l’”Antigone possibile” sul lungomare di Catona e il 26 agosto con “La linea d’ombra” sul lungomare di Pellaro, presso la Lega Navale.

«Sono le due anteprime del progetto che proseguirà fino a fine dicembre e che quest’anno, attraverso un bando pubblico, è stato aperto anche alle imprese non soltanto locali» spiega l’assessore comunale alla cultura Irene Calabrò.

«Teatro Mobile è una new entry e propone un teatro particolare alternativo che sconta un contatto diretto con l’ambiente e anche, a mio avviso, un progetto particolare perché pur essendoci una condivisione dello spettacolo, in realtà ciascun partecipante, attraverso l’ascolto in cuffia singolo, vive la propria Antigone, la propria pièce teatrale, camminando e avendo un contatto diretto con l’ambiente circostante» prosegue la Calabrò.

Il programma

Il progetto si completerà nel mese di dicembre con otto eventi speciali che si svolgeranno in luoghi diversi tra loro, tra aree da riqualificare o recuperate e luoghi con memorie archeologiche e sacre, in una sorta di viaggio ideale alla scoperta delle memorie meno note della città e del suo territorio.

Dopo le due anteprime di agosto, “Antigone possibile” alla piazzetta del Marinaio a Catona e “La linea d’ombra – da Conrad a Baudelaire” sul lungomare di Pellaro, entrambe di Pina Catanzariti (con Raffaele Gangale e Nicola Pecora, regia di Marcello Cava e musica dal vivo di Felice Zaccheo), si proseguirà il 7 dicembre col “Prometeo” a Gallina, presso l’ex sede di Agraria.

Il programma continua: l’8 dicembre con la replica di Antigone Possibile, nell’area archeologica del Sant’Agata; il 9 con “Mahagonny e Linea d’ombra” al parco lineare e il 10 con “Studio su Amleto” ai Fortini di Pentimele. Infine, dal 27 al 30 dicembre, “JP Sartre, Racconto di Natale”, in quattro location diverse (Ortì Visitazione, Eremo, S. Nicola Valanidi, Mosorrofa).

Teatro in cuffia a impatto zero

Il progetto consiste nella realizzazione di una serie di eventi site specific appositamente progettati e prodotti da Teatro Mobile, associazione che ha alle spalle 25 anni di teatro indipendente e ricerca multidisciplinare del regista Marcello Cava e dell’autrice teatrale e dramaturg Pina Catanzariti.

Gli eventi proposti sono sperimentali e con l’innovativo format “a impatto zero” e completamente ecosostenibile, con immagini create dalle azioni performative dal vivo, senza installazioni né allestimenti, illuminazione naturale e con sistema audio senza impatto acustico, perché il suono sarà udibile solo in cuffia.

Non solo. Ogni evento è finalizzato alla valorizzazione di contesti storici, archeologici e naturali dell’area reggina, dal mare sino all’Aspromonte: una serie di “viaggi in cuffia” alla scoperta e riscoperta dei luoghi meno noti con il fine di valorizzare il patrimonio e potenziare l’attrattività di visitatori e turisti.

«Le location sono diverse e coprono tutto il territorio periferico perché, appunto, la finalità è quella di andare incontro a quei territori, a quei luoghi in cui normalmente non si fa cultura, perché si tende a concentrarla al centro della città» conferma l’assessore Calabrò. «E abbiamo voluto iniziare, privilegiando i due lungomari, in zona nord e in zona sud – conclude – anche per dare maggiore attrattività alla nostra risorsa principale che è quella del mare».