Il sacro passaggio della Madonna di Porto Salvo, patrona della frazione di Villa San Giovanni, inizialmente programmato per sabato 16 agosto, è stato rinviato a domenica 17 agosto a causa del maltempo. Ma se la pioggia ha fermato i passi, non ha spento la fede, anzi: l’attesa ha rinsaldato ancora di più il legame tra la Madonna e la sua gente.

All’alba di domenica, Cannitello si è risvegliato animato da una trepidazione vibrante. I fedeli hanno fatto affluire piccole barche sullo specchio d’acqua calmo, pronte a scortare la statua lignea della Vergine per la solenne processione a mare. La Messa, celebrata con commozione, ha preceduto l’uscita trionfale della Madonna: è stato il gesto dell’alba, quando il cielo limpido pareva rispecchiare il sollievo trasudato lungo tutto il borgo.

Ad accoglierla, famiglie ammassate sul molo, bambini con fazzoletti bianchi tremanti tra le mani, la voce delle marce religiose che si fondeva con il respiro del mare. Le piccole imbarcazioni decorate, leggermente dondolanti sull’acqua placida, hanno scandito il ritmo del corteo, ricamando sull’orizzonte eoliano un’unione visiva tra terra, devozione e leggenda. Il rinvio del giorno prima ha trasformato la processione in una sorta di liberazione: un rito atteso, fortemente desiderato, celebrato con ancora più intensità.

Nel silenzio che ha preceduto il canto dei fedeli, Cannitello ha ritrovato se stesso: piccolo, vibrante, sospeso tra le sue onde e i suoi miti. In quella domenica, la Madonna di Porto Salvo non è stata solo trasportata: ha trasportato, lei stessa, il cuore del borgo sul mare.