martedì,Aprile 16 2024

Comune di Reggio, il caso Minicuci spariglia le carte nel centrodestra

Oltre all'attacco frontale a Occhiuto, Minicuci ha spiegato bene nel suo primo intervento quali sono le incompiute della Regione

Comune di Reggio, il caso Minicuci spariglia le carte nel centrodestra

Antoninino Minicuci è tornato. L’ex candidato sindaco della Lega ieri nella seduta del consiglio comunale a Reggio ha dato il meglio di sé. E non parliamo delle sue uscite ilari come quella di apostrofare il sindaco sospeso “trasportatore di materiale ferroso” o Paolo Brunetti come “fifì”, giocando sull’abbreviazione di facente funzioni.

Sono bastate poche parole di Minicuci per dare fuoco ad una miccia le cui conseguenze non si sono ancora esaurite in queste ore. Nei preliminari del consiglio il rappresentante della Lega ha detto “Occhiuto chieda scusa ai reggini”. Il riferimento è alle espressioni (“perle ai porci”) utilizzate dal governatore della Calabria a piazza Duomo.

Sono cambiate nel giro di pochi istante le facce dei consiglieri che gli sedevano accanto. Forse qualcuno pensava di non aver sentito bene. Massimo Ripepi il primo a cercare di fare capire l’errore all’ex candidato sindaco.

Ma nessuna toppa è bastata dopo quelle parole. A Minicuci non è servito dire, in un intervento successivo, che il governatore comunque «sta facendo un buon lavoro e farà meglio».

Minicuci l’ha fatta grossa

Possiamo solo immaginare, a un giorno di distanza, cosa possa essere avvenuto nei piani alti dei partiti in quei momenti. Minicuci, per il centrodestra, stavolta l’ha fatta davvero grossa.
Il primo ad intervenire ieri in consiglio è stato il capogruppo della Lega, Giuseppe De Biasi, che riferisce le frasi ad un pensiero personale di Minicuci. Idem il capogruppo di Forza Italia, Federico Milia. Di queste ore la presa di distanza definitiva degli Azzurri di Cannizzaro dalle parole del leghista che «ha parlato a titolo personale».

Le deleghe a Metrocity

Oltre all’attacco frontale a Occhiuto, Minicuci ha spiegato bene nel suo primo intervento quali sono le incompiute della Regione: sanità, aeroporto e, soprattutto, le deleghe mai date alla Città metropolitana. Tema tanti cari all’anima amministrativa di Minicuci. Tema che unisce tutti e che ha fatto da endorsement all’intervento successivo di Carmelo Versace (facente funzioni di Metrocity). Minicuci ha chiesto unità, un tavolo e un documento per dare attuazione al principio di sussidiarietà.

La spaccatura

Una spaccatura quella generata di Minicuci, candidato sindaco per il centrodestra alle scorse elezioni a Reggio, che i partiti adesso inevitabilmente dovranno affrontare. È un momento delicato. Nessuno lo dice, ma tra uno scandalo elettorale e una migrazione dalla maggioranza, il centrodestra pensa che la sindacatura Falcomatà bis possa esaurire la carica prima del tempo. E si pensa già alle comunali. Per questo ogni parola detta va pesata meticolosamente.

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