Cittanova, Pd: «Che fine hanno fatto i due milioni di euro destinati alla foresteria del centro antiviolenza»
La lettera aperta del circolo Francesco Vinci alle autorità competenti

Riceviamo e pubblichiamo la lettera Aperta del Circolo PD di Cittanova al sottosegretario al ministero dell’interno Wanda Ferro, al commissario per il recupero dei beni confiscati alla criminalità organizzata, il prefetto Paola Spena, al prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro, in merito ai lavori di realizzazione di una Residenza Protetta per donne vittime di violenza.
«Nel dicembre 2022, la precedente amministrazione comunale, avendo partecipato all’Avviso Pubblicoper la presentazione di proposte d’intervento per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscati da finanziare nell’ambito del PNRR, è riuscita ad ottenere un finanziamento, per un importo di 2 milioni di euro, per la realizzazione di una Foresteria a servizio del Centro cittadino Antiviolenza“Mai più soli”, con la previsione di 6 alloggi da adibire aResidenza Protetta per donne vittime di violenza, da eseguirsi su un terreno confiscato in località Bombino.
Il 3 aprile 2024 il responsabile comunale del settore tecnico ha disposto l’aggiudicazione dei Servizi Tecnici di Progettazione di Fattibilità Tecnica ed Economica. Progetto che il tecnico incaricato ha trasmesso all’Ente il successivo 9 agosto.
La Giunta comunaleha impiegato circa due mesi per la sua approvazione, che avviene in data 1ottobre. Trascorrono altri due mesi e il 4 dicembre il responsabile comunale del settore tecnico determina di avvalersi della Stazione Unica Appaltante (SUAP) della Città Metropolitana di RC per l’espletamento della gara d’appalto. Questa viene espletata il successivo 27 dicembre, con la proposta di aggiudicazioneall’impresa vincitrice che è risultata essere il Consorzio CONPAT SCARL, il quale ha indicato la consorziata esecutrice GISA SRL e per i servizi di progettazione esecutiva la Società di Ingegneria ASE ENGINEERING CONSULTING SRL.
I risultati della gara d’appalto, con l’aggiudicatario dei lavori,sono stati trasmessi al comune di Cittanova il 3 gennaio scorso.
Da allora sono passati sei mesi ma non si hanno più notizie in merito all’aggiudicazione definitiva e all’inizio dei lavori.E, poiché i tempi previsti per il completamento dell’opera scadono il 31 dicembre 2026, ci chiediamo e chiediamo al Sindaco,Avv. Antico, le ragioni di questa inerzia, mettendolo in guardia sui rischi che tale inoperosità puòprovocare, addirittura con la revoca del finanziamento, del quale, peraltro, il comune, lo scorso 6 agosto, ha già ricevuto un acconto di 300 mila euro.
Comprenderà, il sindaco, il valore e l’elevato significato dell’essere riusciti a presentare un progetto considerato meritevole di essere finanziato, con due milioni di euro di risorse importanti da impiegare su un bene confiscato, che deve diventare simbolo di impegno contro la violenza sulle donne e presidio di legalità.
Per tali ragioni gli chiediamo di porre fine allo strano e preoccupante silenzio fatto calare sull’importante finanziamento, informando tutti i cittadini sui motivi di tale incomprensibile inattività e delle iniziative ad oggi messe in atto dall’amministrazione comunale per garantire che i lavori vengano realizzati per come progettati e nei tempi previsti, scongiurando il rischio che il progetto possa essere definanziato, mandando in fumo i due milioni di euro ottenuti».