La Calabria è l’ultima regione d’Italia per reddito medio annuo: 18.230 euro, a fronte dei 29.120 della Lombardia. A sottolinearlo è la rilevazione Irpef elaborata dalla Cgia di Mestre, che fotografa un divario economico e sociale ancora profondo.

Il dato è stato immediatamente rilanciato dal Partito Democratico calabrese, che in una nota attacca il presidente della Regione Roberto Occhiuto. «Il resoconto dei redditi nelle regioni italiane dovrebbe far vergognare Occhiuto, che aiuta i ricchi e dimentica i poveri, disprezza il reddito di dignità ma tiene in considerazione i suoi amici», affermano i dem.

Secondo il Pd Calabria, la condizione dei cittadini «è gravissima ma il presidente finge di non vederla». Da qui la richiesta di un sostegno forte alle fasce più deboli: famiglie monoreddito, precari, disoccupati, sfruttati e persone rese vulnerabili dalla crisi economica e più esposte al rischio di condizionamenti da parte della criminalità organizzata. «In Calabria non si può sospendere né abolire lo Stato sociale – si legge ancora nella nota –. Al contrario, occorre rafforzarlo e avere il coraggio di indossare i panni degli altri».

Il Pd accusa Occhiuto di essere «cieco e sordo davanti a queste realtà» e conclude: «È scandaloso il suo abbandono dei più sfortunati. Come Pd Calabria apriamo le porte e le braccia a chi si sente escluso. Insieme a tutto il centrosinistra, vogliamo restituire dignità e speranza alle persone più deboli e garantire loro tutto il sostegno necessario».