La partecipata assemblea del personale dei Centri per l’Impiego del territorio della Città Metropolitana,
convocata dalla FP CGIL Reggio Calabria e dalla FP CGIL Regionale, svoltasi a Reggio Calabria il 14
luglio u.s., ha consentito di dare il benvenuto ai neo assunti
e messo in luce, ancora una volta, le
criticità che caratterizzano gli uffici per il lavoro.


Alla presenza dei nuovi assunti e dei lavoratori ormai da anni impiegati nei Centri per l’Impiego la FP
CGIL, ha rappresentato, con la Coordinatrice dei CPI Alessandra Neri, le iniziative messe in campo
negli ultimi anni, facendo un excursus dai tempi delle Province fino al passaggio della competenza in
materia lavoro in capo alla Regione Calabria.

Una vertenza difficile, come delineato, nel corso della riunione, dalla Segretaria Generale FP CGIL Calabria Alessandra Baldari, che ha visto la nostra O.S. sempre in prima fila impegnata a difendere il servizio erogato all’utenza, in un ambito alquanto delicato e attuale quale è quello delle politiche attive, sollecitando al contempo una giusta tutela dei diritti e della dignità del personale. Entrando nello specifico dei diritti garantiti dal CCNL Funzioni Locali è intervenuto il Segretario regionale Ferdinando Schipano per illustrare le novità del CIDA, che verrà sottoscritto in Cittadella nei prossimi giorni.


E’ evidente, come emerso dai molteplici interventi, che un servizio può essere definito di qualità
soltanto nel caso in cui si concatenano diverse condizioni favorevoli ai dipendenti e ai cittadini, ovvero
una consona e rigorosa organizzazione dei servizi
da erogare in ambienti idonei e salubri in osservanza
della normativa in materia di sicurezza sui posti di lavoro e nel rispetto della tutela della privacy, attesa
tra l’altro la fragilità sociale di chi spesso si rivolge agli sportelli dei Centri per l’Impiego.


Le sostanziose risorse economiche stanziate per il Piano del Potenziamento, tanto atteso per dare una
boccata d’ossigeno al territorio in termini di servizi, è rimasto ancora incompiuto, ancora da completare
il piano di assunzioni, nessun intervento sul piano infrastrutturale, nuovi assunti costretti ad alternarsi
nelle postazioni dei colleghi in assenza di nuovi arredi, spazi ristretti, strumentazione informatiche
integrate in netto ritardo non ancora installate anche per mancanza di spazio e piattaforme non
aggiornate alla normativa vigente da anni.


Il rilancio delle politiche attive così come il rilancio del mercato del lavoro non può prescindere,
continuiamo a ribadirlo da anni, da un serio e puntuale investimento volto ad interpretare la realtà, il
target di riferimento con un’attenta e precisa analisi dei bisogni dell’utenza. Al contempo non è possibile
tralasciare e sottovalutare la valorizzazione e la gratificazione del personale che va sapientemente
motivato e messo nella possibilità di lavorare in condizioni armoniose
e non in costante stato di
emergenza, in condizioni precarie, con l’unico obiettivo di macinare pratiche senza avere neanche il
tempo di instaurare quel rapporto empatico con l’utente spesso necessario nell’erogazione di
consulenze specialistiche.

La scarsa considerazione che la Regione Calabria continua a mostrare, emersa anche nel corso
dell’assemblea, implica la necessita di interventi tempestivi. La politica e la dirigenza non possono
perseverare nell’attuale stato di inerzia, è arrivato il momento di riconoscere la specificità del lavoro
svolto nei Centri per l’Impiego e la rilevanza di un lavoro pubblico, svolto in maniera disinteressata, che
non può e non deve assolutamente limitarsi ad essere un canale per il settore privato della formazione.
Si conferma, dunque, l’impegno della FP CGIL nell’operarsi nella vertenza CPI, nel pretendere
condizioni ottimali per rendere servizi efficienti in sedi che non ledano la dignità dei lavoratori e
dell’utenza oltre che il continuare con la costanza e la trasparenza che contraddistingue la nostra O.S.
a vigilare affinché vengano applicate le misure del contratto decentrato in modo omogeneo ed inclusivo
nell’interesse di tutti i lavoratori della Giunta Regionale.