Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
«Da una parte c’è la disperazione di madri e padri che mettono i loro bambini sui balconi per fare in modo che potranno vivere, dalla dall’altra parte c’è l’amore di Mimmo Lucano, che ha dato a tutti loro la cosa più importante, una speranza». Così l’ex allenatore della Roma e attuale senior advisor del club giallorosso Claudio Ranieri, ospite a Riace dei giochi anti razzisti.
«Il 50% dei Comuni della Calabria da qui a cinque anni avrà delle difficoltà perché tutti andranno via – ha proseguito Ranieri, che la Calabria la conosce bene per i suoi trascorsi prima da calciatore del Catanzaro poi da allenatore della Vigor Lamezia – noi abbiamo tanto da dare, abbiamo l’amore perché noi italiani sappiamo che siamo emigrati tanti anni fa in America, in Belgio nelle miniere e i nostri nonni ne hanno sofferto. Ecco, quello che hanno sofferto loro adesso lo stanno soffrendo altri popoli e Mimmo col suo amore ha fatto veramente una cosa incredibile. Mi auguro che la legge da lui proposta al Parlamento Europeo sulla ripopolazione dei piccoli centri venga approvata. Razzismo nello sport? I giocatori sono rispettosi, partecipi e consapevoli, ancora tuttavia negli stadi qualcosa c’è, ma non dovrebbe accadere, perchè in fondo siamo tutti fratelli. Come si combatte? Con l’intelligenza – ha rimarcato sir Claudio – ma credo che la mamma dei cretini è sempre incinta».
La manifestazione è nata con l’obiettivo di utilizzare lo sport e il gioco come strumenti per combattere intolleranza, discriminazione e razzismo, mettendo al centro inclusione, socialità e partecipazione. Presente anche il presidente dell’associazione italiana allenatori Renzo Ulivieri.
«Sono qui in veste di cittadino – ha espresso – e credo che quanto fatto da Lucano sia una cosa eccezionale, come associazione allenatori lo abbiamo seguito con interesse. Oggi chi viene in Italia viene imbarcato in Albania, sarebbe bello invece offrire loro, soprattutto ai bambini, un campo di calcio. Proviamo ad allenare la speranza, perché pensiamo che nell’uomo ci sia il senso della redenzione. Lo sport e soprattutto il calcio, può rappresentare un antidoto contro il razzismo. Il mondo del calcio è dentro un mondo che è cambiato e purtroppo è diventato violento. Servono anche le pene, ma le pene sui cervelli non agiscono. Credo che ci voglia la cultura e il rispetto della persona umana».
Un dibattito a più voci su sport e impegno civile per contrastare il razzismo e promuovere l’integrazione. «La presenza di Ranieri mi dà un forte senso di orgoglio e di gratificazione – ha dichiarato – In un momento così è bello che una persona come lui di alto profilo e che incarna i valori dello sport, si sia interessata a Riace». Nell’occasione Lucano ha rilanciato la sua proposta da europarlamentare che presenterà a Bruxelles per esportare il “modello Riace” oltre i confini nazionali e che prevede l’accoglienza dei migranti nei borghi abbandonati. «La proposta del modello Albania, che vede in prima persona impegnata la presidente del Consiglio, è disumana» ha detto.