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di Vincenzo Imperitura – Si è riempito in fretta il piazzale davanti ai cancelli del porto di Gioia Tauro, il gigante del transhipment che rischia di andare a gambe per aria a causa di una direttiva europea che lo toglierebbe, di fatto, dai traffici importanti a favore degli scali nordafricani. Una direttiva tafaziana votata da gran parte dei gruppi europarlamentari italiani e che rischia di abbattersi sulle migliaia di lavoratori che ogni giorno popolano le banchine. E sono proprio i lavoratori che oggi, a cavallo tra il secondo e il terzo turno, provano a suggerire un inversione di rotta con un sit-n chiamato a raccolta da tutte le componenti sindacali. Continua a leggere su LaCnews24.it

