domenica,Ottobre 13 2024

Reggina, due volti a Venezia. Ménez l’ago della bilancia

Pur senza gol il giocatore francese ha inciso al Penzo, da subentrato, dimostrando la sua importanza nello scacchiere tattico e tecnico di Pippo Inzaghi

Reggina, due volti a Venezia. Ménez l’ago della bilancia

A Venezia si sono viste due versioni ben definite della Reggina. Una, quella del primo tempo, prevedibile, impalpabile; l’altra, nella ripresa, cattiva, capace di giocate di qualità. Diversi sono i fattori che possono permettere di leggere questa situazione. Il più evidente, tuttavia, è stato l’ingresso in campo dì Jeremy Ménez e Gianluca Di Chiara.

Ingressi

Sopratutto il francese, infatti, ha dato qualità alla manovra offensiva, evidentemente arrugginita nel corso di un primo tempo abbastanza abulico sotto il punto di vista delle occasioni create. Il numero 7 si è subito inserito bene in partita, forse anche oltre le previsioni, vista l’attitudine dell’ex Milan e Roma a partire dall’inizio. La ciliegina sulla torta, nel finale, sono state le indicazioni a Ravaglia per guadagnare qualche secondo, per proteggere meglio il vantaggio minimo: movenze e atteggiamento da vero leader.

Pur senza gol, dunque, il giocatore francese ha inciso al Penzo, dimostrando la sua importanza nello scacchiere tattico e tecnico di Pippo Inzaghi.

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