Reggina, anche la Regione al Consiglio di Stato. Ma Ilari non molla
Il Presidente Roberto Occhiuto pronto ad affiancare Comune e Metrocity nella lotta degli amaranto. Ma la cessione non arriva
Sono clamorose le novità che stanno giungendo in queste ore intorno alla Reggina. Minuto dopo minuto il quadro si modifica e si arricchisce di particolari vitali per il futuro del calcio a Reggio Calabria.
Regione e Reggina
Partiamo dalla politica: la Regione Calabria sta valutando attentamente le carte ma, salvo clamorosi colpi di scena, Roberto Occhiuto dovrebbe dare il via libera per la costituzione dell’ente regionale al Consiglio di Stato a fianco della Reggina, come auspicato ieri dal Sindaco ff Carmelo Versace.
Il club dello Stretto si ritroverebbe affiancato il 29 agosto da tutta la politica calabrese: Comune, Città Metropolitana e Regione. Il massimo possibile per ottenere l’ammissione in Serie B.
Ilari e Saladini
Di contro, però, c’è un’accoppiata che non molla. Sì, perché Manuele Ilari non si decide a mollare il giocattolo: né lui né chi è dietro di lui, ovvero Felice Saladini. L’attuale proprietario, che aveva annunciato le dimissioni, è tornato sui suoi passi, imbeccato da chi gli ha venduto la Reggina. Saladini è stato chiaro con Ilari, dopo aver appreso dell’intenzione del romano di farsi da parte: in caso di ammissione in Serie B, vorrà comunque i quattro milioni pattuiti dall’accordo.
Stando così le cose Ilari avrebbe fatto dietrofront, consapevole del rischio di mollare – come aveva promesso – la Reggina a titolo gratuito. Brunetti e Versace non sono riusciti a ottenere la firma sull’atto di vendita del club, con gli investitori (ancora sconosciuti) che iniziano a spazientirsi. È fondamentale che la situazione si sblocchi: al Consiglio di Stato si deve arrivare con un quadro delineato che dia discontinuità a una gestione non gradita da nessuno, ma a giorno 29 mancano solamente due giorni lavorativi, considerando il weekend in mezzo.