E meno male che a Girasole è riuscito quel colpo inconsueto e un po’ sgraziato in mezza girata che ha mezzo risolto la mezza partita con l’Acireale. Il ragazzo ci prova sempre, bravo lui a inventarsi quella torsione da attaccante, lui che di mestiere fa il difensore, quando in campo di attaccanti ce n’erano quattro. Ma quanta fatica con l’ultima della classe. Vero, con l’uomo in meno, sotto di un gol e con solo 45 minuti da giocare non era la partita più semplice dopo la sconfitta nello scontro diretto, ma non possiamo andare avanti nella speranza di Cham che trasforma una rimessa laterale in calcio d’angolo e quindi in una potenziale occasione.

Con Barillà fuori per infortunio, al suo posto si rivede Dall’Oglio (che con Urso rappresenta forse la coppia più lenta della storia del centrocampo amaranto) e Lazar trova di nuovo spazio in porta. Solo panchina per Barranco. Nei pochi minuti giocati (tra un infortunio inventato e un altro) mi viene da salvare la voglia di recuperare la partita messa in campo dalla squadra. Ma la coperta continua a restare corta nonostante il continuo ottimismo del mister. Rischiamo due volte (una volta salvati da un fuorigioco) e tiriamo in porta in modo pericoloso solo dopo avere raggiunto il pari. Un po’ pochino forse, ma da come si erano messe le cose due settimane fa poteva andare anche peggio.

Ci portiamo a casa questo punticino che di fatto non smuove la classifica ma che ci consente di guardare a domenica con meno ansia. Ora ci aspetta una serie di partite ravvicinate e torniamo sempre lì: il campionato non è finito per niente, ma sarebbe il caso che iniziassimo a correre anche noi. (Barney p)