di Lorenzo Vazzana – C’è un silenzio dolce che solo la pioggia può lasciare. L’acquazzone è appena passato e tutto intorno profuma di nuovo e di antico. Sul Lungomare, tra luci spente e respiri lenti, Athena veglia come sempre, ma stavolta si mostra anche a terra, riflessa in una pozzanghera profonda come un pensiero.

Accanto a lei, un uomo. Non parla, non si muove. Osserva. Forse ha smesso di correre per ascoltare i battiti di una memoria lontana, forse ha visto nel volto della dea un ricordo, un amore, un dolore.

Athena non offre risposte, ma accoglie. E in quel riflesso fermo, lucido, sospeso tra cielo e asfalto, sembra dire che ogni emozione trova spazio, ogni cuore il suo posto.

A volte basta solo fermarsi. E guardare.