di Lorenzo Vazzana – È il giorno più atteso a Bagnara Calabra. Le campane suonano, i volti si accendono, le mani si alzano al cielo. La Madonna del Carmine varca la soglia della chiesa, accolta da una folla fitta, vibrante, che le apre il cuore e la strada. Il suo manto attraversa le vie del paese tra canti, applausi e lacrime: è un fiume di fede, quello che la accompagna. In alto, il cielo d’estate; intorno, una comunità che si stringe attorno alla sua protettrice con la forza delle radici e l’intensità di un amore tramandato. È una processione, sì, ma anche un abbraccio collettivo, un atto d’identità, di orgoglio e di speranza. Ogni passo è una promessa, ogni sguardo un’invocazione. La Madonna non passa: ritorna, ogni anno, per ricordare chi siamo.