di Lorenzo Vazzana – Ci sono luoghi che sembrano sospesi, in bilico tra la materia e il sogno. Le colonne svettano leggere, fatte d’aria e trasparenza, eppure presenti come radici piantate nel tempo. Guardano il mare senza ostacolarlo, lasciano spazio al vento, si fondono con il cielo.

Chi passa di lì non lo sa, ma sta attraversando un varco invisibile. Un punto in cui il passato diventa futuro, in cui l’eterno dialoga con l’istante. Passi lenti si avvicinano all’orizzonte, mentre tutto intorno la luce disegna contorni che cambiano a ogni respiro.

Forse non esiste un confine netto tra ciò che è stato e ciò che sarà. Forse, basta camminare in mezzo, senza paura di attraversare ciò che non si vede ma che esiste da sempre.