di Lorenzo Vazzana – C’è un momento, ogni giorno, in cui il cielo smette di parlare sottovoce. Grida fuoco, come fanno i cuori che non vogliono più nascondersi. Rosso, intenso, vivo. Un colore che non ammette compromessi. Che non si lascia definire. Che arde.

Come una passione che resta lì, anche quando tutto intorno tace. Come una vela ferma sull’acqua che brucia. Non importa se si muove o resta, se va o ritorna. Importa che c’è. Che resiste. Che sente. E allora lasciamoci bruciare, almeno per un attimo. Da un cielo che ci ricorda che anche la fine può essere bellezza.

Che anche la sera può essere desiderio. E che non c’è niente di più umano di un cuore che, al posto di spegnersi, si accende.