di Lorenzo Vazzana – L’acqua si muove lenta, accarezzata dai riflessi dorati che scendono dalla costa. Il buio avvolge ogni cosa, ma non la spegne: la luce si accende nei vicoli, nelle finestre, si arrampica sulle mura antiche, lasciando che la città sembri sospesa tra la terra e l’orizzonte.

Un remo sfiora la superficie, spezza per un attimo la perfezione del riflesso, ma il mare torna subito a cucire il silenzio. Il tempo sembra appartenere solo a chi lo sta vivendo, a chi osserva dalla riva, a chi scivola sull’acqua con la certezza di appartenere a quel momento.

C’è una bellezza che non ha bisogno di giorno per mostrarsi, una magia che non chiede altro che uno sguardo per esistere. Qui, tra il mare e la notte, il tempo si allunga e la storia continua a respirare.