di Lorenzo Vazzana – C’è qualcosa che resiste, anche quando tutto si rompe. Un leone che non ruggisce più ma osserva, metà pietra e metà sogno. Una simmetria antica che si frantuma eppure continua a parlare.

Qui la storia non si espone: si compone. Si rimette insieme, frammento dopo frammento, con la pazienza di chi sa che niente va perduto se sa essere ricordato. Il passato si affaccia tra i colori del presente, si lascia accarezzare dai contorni moderni e non si oppone.

Si fonde. Come un mosaico di significati che non ha bisogno di essere intero per essere eterno.