La Via Marina si tinge d’arancio, come se il sole, prima di andare via, volesse sfiorare ogni cosa con un ultimo bacio di luce. Le palme si allungano in silhouette silenziose, mentre il mare resta immobile, cullando riflessi dorati. In fondo, lei: l’Etna.

Maestosa, immobile, eppure viva, lascia salire un filo di fumo, quasi fosse un sospiro. E il cielo si lascia attraversare da sfumature calde, morbide, che sembrano accarezzare l’anima più che lo sguardo. È un attimo sospeso, dove tutto tace: la città, il vento, persino il pensiero. Solo il cuore ascolta.

Camminare in quell’ora in cui il giorno si fa ricordo, è come perdersi in un sogno a occhi aperti. Un sogno in cui Reggio e la sua regina di fuoco si parlano da lontano, in un’intesa che solo chi ama profondamente questo luogo può davvero sentire.