giovedì,Marzo 28 2024

Ospedale di Locri, il grido di allarme del comitato: «E’ arrivato il momento di farci sentire»

Il presidente Bruna Filippone denuncia nuove carenze: «Servizio Cup inesistente e i pacemaker non si impiantano più»

Ospedale di Locri, il grido di allarme del comitato: «E’ arrivato il momento di farci sentire»

«E’ arrivato il momento di alzare i toni in maniera serie e importante». A distanza di qualche giorno dalla bufera giudiziaria che ha travolto l’Ospedale di Locri, il comitato civico cittadino attraverso il suo presidente Bruna Filippone torna ad alzare la voce, denunciando attraverso i social i disservizi registrati presso la struttura di contrada Verga negli ultimi giorni. «Dovevo prenotare due esami – è l’amaro sfogo – Il servizio Cup inesistente. Adesso è consentito pagare solo con il Pos e senza la possibilità del pagamento in contanti». Nel mirino del presidente e attivista locrese l’impossibilità di prenotare in loco importanti esami diagnostici.

«Per capire che codici devono essere presenti e cosa si deve fare per un esame – ha evidenziato Filippone – il tecnico di radiologia si è dovuto fermare e spiegare in maniera garbata e disponibile cosa devo fare e dove devo andare. Poi chiedete perché non vogliono venire nel nostro ospedale. Un Holter cardiaco non si monta, la visita del pacemaker non si fa e non se ne istallano più». A preoccupare è anche la prossima chiusura della strada di grande comunicazione Jonio-Tirreno, che da settembre renderà più complicati i collegamenti sull’asse Locri-Polistena. «Recarsi a Polistena non è più possibile già da adesso – sottolinea il presidente del comitato – perché non ne prendono più, in quanto oberati di lavoro».

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