sabato,Luglio 12 2025

Aned Calabria: «Ripresa dei trapianti di rene al Gom di Reggio, una speranza per i pazienti dializzati»

«Dopo tanta oscurità nella sanità reggina intravediamo anche nell’hub e nell’azienda sanitaria provinciale nuova luce»

Aned Calabria: «Ripresa dei trapianti di rene al Gom di Reggio, una speranza per i pazienti dializzati»

«Arrivano dal GOM di Reggio Calabria significativi risultati positivi: 4 (quattro) trapianti di rene effettuati ultimamente, di cui due da donatore cadavere e due da donatore vivente con prelievo robotico, ultimo paziente dimesso il 30 giugno. 

La ripresa dei trapianti d’organo – dopo un periodo alquanto lungo di stasi per carente procurement – è stato l’argomento principe nel recente confronto istituzionale, empatico e sereno, tra Aned e l’esperta Tiziana Frittelli, neo commissario dell’hub reggino che aveva anticipato il forte impulso  per il trapianto di rene da vivente

Relativamente a quest’ultimo processo clinico vi sono in itinere altri 3 trapianti oltre a ulteriori 7 coppie da esaminare. Quindi grandi aspettative per i pazienti e familiari!». E’ quanto si legge in una nota diffusa da Maria Larosa (Aned Calabria).

«Merito certo della nefrologia diretta dal dr Vincenzo Panuccio – centro del sistema del trapianto renale – e dei team di terapia intensiva, tipizzazione tessutale e due equipe chirurgiche, una dedicata al prelievo del rene in robotica e una dedicata al trapianto sul ricevente come riportato nel comunicato del GOM.

C’è anche un’altra considerazione più generale da tenere presente: la donazione da vivente toglie dalla lista d’attesa di trapianto da donatore cadavere e aumenta la possibilità di ricevere prima un rene ad altro nefropatico.

Il trapianto da vivente aumenta le possibilità di uscire dal limbo della dialisi ed evitarla quando si esegue in modalità  pre empitive. Modalità quest’ultima che bisogna potenziare anche in Calabria.  il trapianto pre empitive che Aned porrà , da subito, all’attenzione delle istituzioni sanitarie regionali, deve essere il primo e fondamentale obbiettivo allorché l’insufficienza renale diventa cronica e allo stato terminale.

I dializzati, alquanto vessati da precedente gestione per una visione manageriale che pretendeva di considerare la dialisi dell’hub dedicata solo a pazienti acuti, arrivando ignobilmente a chiudere stanza di dialisi con posti letto, ora possono guardare con più ottimismo al futuro.

Il sistema nefro-dialitico regionale presenta delle falle, evitabili però con l’avvio della rete nefrodialitica sul modello interdipartimentale, approvata nel 2023. 

Verrebbe da dire: il sole dopo la tempesta per i dializzati! Dopo tanta oscurità nella sanità reggina intravediamo anche nell’hub e nell’azienda sanitaria provinciale nuova luce».

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