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Il sindacato Nursing Up alza nuovamente la voce contro l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria. Con una nota PEC indirizzata al Direttore Generale dell’ASP e, per conoscenza, al Commissario ad Acta per il Piano di Rientro e al Prefetto di Reggio Calabria, l’organizzazione sindacale denuncia una situazione che definisce «gravissima», annunciando contestualmente la propria assenza al tavolo convocato per il prossimo 30 luglio.
Il sindacato sottolinea di avere una conoscenza diretta e profonda delle criticità strutturali e organizzative dell’azienda sanitaria, da tempo oggetto di denunce pubbliche. «Anni di commissariamenti e mala gestione hanno ridotto l’ASP di Reggio Calabria a condizioni intollerabili – scrivono i rappresentanti di Nursing Up –. Non abbiamo mai esitato a riconoscere i meriti dell’attuale direzione, quando ve ne sono stati, ma non accetteremo che il ruolo sindacale venga ridotto a mera spettanza passiva».
Tra i punti di maggiore criticità evidenziati nella nota, vi è la gestione dei premi di performance, definita «palesemente iniqua»: «Lavoratori con la stessa qualifica e impiegati nella medesima Unità Operativa si sono visti riconoscere punteggi e importi profondamente disallineati, in alcuni casi doppi rispetto a colleghi con pari mansioni». Un’anomalia che, secondo il sindacato, ha generato un forte e legittimo malcontento tra i dipendenti.
Nel documento si stigmatizza anche il comportamento della parte datoriale durante l’incontro sindacale dello scorso 28 maggio, definito «grave e senza precedenti», al punto che la nota redatta in quella sede – contenente osservazioni sul malessere diffuso tra i lavoratori – sarebbe stata «strappata e cestinata». Un gesto che il Nursing Up interpreta come «atto irrispettoso e offensivo verso il ruolo delle organizzazioni sindacali».
Altro nodo centrale della contestazione è il regolamento sugli incarichi adottato con delibera n. 990 del 2 novembre 2023. Il sindacato, che ha deciso di non sottoscriverlo ritenendolo illegittimo, contesta in particolare il peso attribuito al colloquio (70 punti su 100), elemento che secondo Nursing Up non trova riscontro nel CCNL 2019/2021. «Il contratto nazionale – si legge – prevede il colloquio solo come eventuale e limitatamente agli incarichi di posizione ex art. 27, non per quelli di funzione organizzativa e professionale ex art. 31».
Da qui l’invito formale all’amministrazione a rettificare il regolamento, con la riserva, in caso contrario, di adire le vie legali. Infine, l’annuncio: Nursing Up non parteciperà all’incontro del 30 luglio, in coerenza con il presidio di protesta pacifico previsto per il giorno precedente davanti alla sede dell’ASP. «Ci auguriamo che il senso di responsabilità – finora disatteso – possa tornare a essere il riferimento per corrette relazioni sindacali. Fino ad allora, continueremo a farci portavoce del disagio profondo che pervade i lavoratori di questa azienda».