«A seguito delle numerose segnalazioni ed appresa la notizia anche dalla stampa che si sia in procinto di attivare, al momento solo per il periodo estivo, la fermata ferroviaria “Villa San Giovanni-
Cannitello”
, la cui stazione ferroviaria appare allo stato del tutto inagibile, il Codacons di Reggio Calabria ha inviato alla Regione Calabria, alla Società RFI ed all’Autorità di vigilanza sui trasporti, un
invito e diffida
diretto ad effettuare le opportune verifiche e procedere all’istituzione della fermata
solo una volta che siano adeguate le infrastrutture e le attrezzature». È quanto si legge in una nota stampa del Codacons.


«La mancanza di servizi igienici e l’assenza della sala d’aspetto, a ben vedere sono solo alcune delle
carenze rilevate che costringono i viaggiatori a considerevoli disagi ma, tuttavia, ciò che non appare
accettabile è la totale impossibilità della infrastruttura complessivamente intesa di essere utilizzata
dalle persone con mobilità ridotta o altro tipo di disabilità.
Ma le critiche più pesanti riguardano l’inaccessibilità della stazione alle persone con disabilità.
L’assenza di rampe, ascensori e servizi igienici adeguati rende impossibile l’utilizzo della stazione da
parte di persone con mobilità ridotta o altri tipi di disabilità.

Questo aspetto rende inaccettabile una iniziativa che sarebbe stata meritoria, perché rappresenta
un’offesa nei confronti di persone sfortunate e dovrebbe creare disagio a quanti si sono adoperati
per il raggiungimento di un obiettivo che era strategico per una località balneare ma che così
dimostra, al contrario, mancanza di attenzione e rispetto nei confronti degli utenti.
Per questa ragione il Codacons ha invitato il Presidente della Regione Calabria, l’Assessore
Regionale con delega ai Trasporti e la società Rete Ferroviaria Italiana, informando altresì l’Autorità
di Vigilanza sui Trasporti a provvedere alla istituzione della nuova fermata solo una volta che siano
stati garantiti i diritti di tutti gli utenti.
Resteremo in attesa e vigileremo, convinti che si sia trattato di un equivoco e che la Regione Calabria
garantirà il diritto alla mobilità di tutti i Calabresi». Così conclude la una nota stampa del Codacons.