Carcere Reggio, il garante regionale Muglia: «Aumenterà l’offerta scolastica e formativa» – VIDEO
Decisivi il dialogo con l’Ufficio scolastico regionale e provinciale e il supporto da parte della vicepresidente della Regione Giuseppina Princi
«La base di partenza dell’aria educativa è rappresentata sicuramente da scuola, università e formazione. Lo abbiamo condiviso anche con il garante nazionale Mauro Palma, a Reggio alcune settimane fa. La prospettiva essenziale del reinserimento sociale non può prescindere da questo aspetto». Lo afferma il garante regionale per i diritti delle persone detenute e private della libertà personale, Luca Muglia.
«Avevamo in Calabria già due poli universitari ai quali si è recentemente aggiunto quello di Reggio. Sul fronte scolastico, da tempo si ravvisavano alcune criticità soprattutto legate agli istituti di scuola d’istruzione secondaria superiore e soprattutto nella provincia di Reggio Calabria. Con le giuste sinergie le abbiamo superate e adesso le prospettive sono incoraggianti», spiega ancora il garante regionale Luca Muglia.
Il dialogo e le sinergie
«Abbiamo dialogato con l’Ufficio scolastico regionale e provinciale e abbiamo avuto anche un supporto da parte della vicepresidente della Regione Giuseppina Princi. Pare che il prossimo anno questa situazione di stallo sarà finalmente sbloccata. Ci saranno, dunque, delle offerte didattiche e formative e sicuramente per i due istituti penitenziari di Reggio Calabria ma anche per l’istituto di Palmi.
Restituiamo così una prospettiva di futuro e di speranza a persone che vogliono impegnarsi in questa direzione quindi è necessario fondamentale garantire loro questa possibilità. Un impegno a fronte di una richiesta continua da parte delle persone detenute di poter studiare e di potersi formare», prosegue il garante regionale Luca Muglia.
Si lavora sui fronti dei singoli istituti ma ci sono anche criticità comuni alle carceri calabresi
Una legge regionale
«Una legge regionale potrebbe assicurare interventi stabili e periodici con una programmazione triennale nei 12 istituti penitenziari calabresi e nell’istituto penale minorile. Non più interventi sporadici e occasionali ma la garanzia di interventi programmati», afferma ancora il garante regionale, Luca Muglia.
«Nei dodici istituti penitenziari calabresi i detenuti sfiorano le 3000 unità. Non abbiamo, pertanto, problemi di sovraffollamento. Abbiamo invece criticità legate all’organico, agenti di polizia penitenziaria, operatoti di sanità penitenziaria, mediatori culturali che sono davvero pochissimi. Questa carenza determina una serie di effetti a catena che dubbiano fronteggiare».
Carenza di personale
«Abbiamo anche una serie di progetti all’interno degli istituti penitenziari che aiutano il sistema che però necessita, lo sto dicendo a gran voce in questi giorni, di una legge regionale che possa garantire gli interventi necessari nei vari settori attraverso una disciplina organica. Anche in materia di edilizia penitenziaria, per esempio, urgono interventi di manutenzione straordinaria. Finora per ogni intervento si è fatto riferimento a fondi e risorse legati a singoli progetti. Serve, invece, una programmazione», conclude garante regionale per i diritti delle persone detenute e private della libertà personale, Luca Muglia.