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«Da due anni stiamo affrontando la sfida amministrativa in questa che sembrerebbe essere la città delle occasioni perdute, per il relitto di Porticello che non siamo riusciti a valorizzare, per i quadri ispirati alla Calabria insigniti dei premi Villa San Giovanni, che pure da qui sono passati senza che fosse istituita la Pinacoteca. Un atto di generosità incredibile che avrebbe reso fruibili quelle opere qualora la città fosse stata in grado di accoglierle. Abbiamo, dunque, perso nel tempo tante occasioni di sviluppo culturale e turistico».
In occasione del recente incontro in memoria dell’ingegnere Giovanni Calì, nell’ambito delle manifestazioni legate alla 60 ^ traversata dello Stretto, questa è stata la riflessione della sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti. L’incontro si è svolto in un luogo fortemente simbolico per la storia dello stesso ingegnere e della Città, ossia il Molo di sottoflutto del porto di Villa San Giovanni.
In particolare proprio la ricca eredità dell’indimenticato ingegnere ha destato una sorta di nostalgia creativa e di ritrovate intenzioni. Non solo l’impegno a riprendere gradualmente i premi San Giovanni e ad avviare la costituzione di una memoria digitalizzata per custodire in modo adeguato i tanti nomi illustri che restano legati a Villa attraverso i premi. L’ingegnere Calì aveva fatto molto altro – il centro balneare Cènide, il cinema Mignon, il “piccolo hotel” – e oggi di questa eredità qualcosa potrebbe essere recuperato.
L’hotel Plaza sede dell’Arma

«Partiamo dalle cose che possiamo fare. Lo storico “piccolo hotel” – ha annunciato la sindaca Giusy Caminiti – poi diventato hotel Plaza, sottoposto a custodia giudiziaria per via di una procedura esecutiva avviata nel 2016, è adesso all’asta. L’hotel, che acquisteremo grazie a un finanziamento regionale, tornerà nel patrimonio indisponibile del comune di San Giovanni. Un atto importantissimo per la memoria della nostra comunità. Per celebrare al meglio questa memoria abbiamo ritenuto che quello potesse essere il luogo più adatto per accogliere la sede della Compagnia dei Carabinieri.
Il ritorno del Lido Cenide
Ma abbiamo un altro grande sogno che abbiamo dovuto affidare. Si tratta del lido Cenide, a poche centinaia di metri da dove ci troviamo adesso e dove l’ingegnere Calì aveva immaginato e poi realizzato i premi Villa San Giovanni. Una terrazza sul mare dove i Premi ebbero luogo fino a quanto non fu costruito il piccolo Hotel.
In passato l’area è diventata di competenza dell’autorità portuale di Gioia Tauro, prima, e dell’autorità portuale di sistema dello Stretto poi. Abbiamo ottenuto che tale area sia destinata ad accogliere la stazione marittima per gli approdi dei mezzi veloci. Abbiamo, altresì, chiesto all’autorità di Sistema che realizzerà i lavori, che la stazione marittima da costruire in quell’area possa essere realizzata ispirandosi al progetto del lido Cenide di un tempo, a quello stesso modello architettonico dell’ingegnere Giovanni Calì. Abbiamo, pertanto, consegnato le foto e i disegni che abbiamo trovato in modo da potere riprodurre fedelmente il lido Cenide di un tempo.
Chiaramente – ha spiegato ancora la prima cittadina villese – esso non potrà avere le stesse strutture mobili, perché intanto è cambiato il mondo, ma potrà assomigliare a quello di allora. Sarà un primo importante passo nel lungo cammino consistente nella realizzazione del Porto al Sud e nella sua restituzione, come da accordi, alla città come porto turistico magari con questa struttura ex novo ricostruita. Quindi sono tante piccole tracce di memoria che vogliamo lasciare affinché raccontino chi eravamo e chi potremmo ancora essere».
Il ritorno al cinema
«Villa nel tempo ha perso anche il suo cinema mignon. Al momento non ha un cinema. L’unico cinema di cui abbiamo i resti è il cinema Caminiti, accanto al teatro Primo. È nostra intenzione acquistarlo dai proprietari privati e con uno dei Por 2024-2027 presentare un progetto per riqualificarlo e destinarlo ad essere nuovamente un cinema, anzi il cinema di Villa. Il primo di una nuova stagione. Con il teatro Primo accanto, si creerebbe una sorta di piccolo polo con una vecchia sala cinematografica. Un altro sogno che richiederà tempo ma che intanto iniziamo a coltivare». Così ha concluso Giusy Caminiti, sindaca di Villa San Giovanni.


