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Reggio, Soprintendenza e Comune al lavoro per riqualificare il Lido con 5 milioni di euro del Mic

La prima pronta ad avviare il cantiere su una porzione di cabine lato sud. Il secondo all’opera per pubblicare la gara di appalto integrato per il completamento di tutte quelle lato nord. Al via un project financing per riqualificare la Torre Nervi. Questa mattina il rup Bruno Doldo convocato in commissione Controllo e Garanzia a palazzo San Giorgio

Reggio, Soprintendenza e Comune al lavoro per riqualificare il Lido con 5 milioni di euro del Mic

Sullo storico e fortemente degradato Lido comunale di Reggio Calabria si concentrano investimenti per il valore complessivo di circa 7 milioni di euro. Cinque sono stati stanziati dal Ministero della Cultura e sono relativi a interventi in corso in capo alla Sovrintendenza, nella misura di due milioni di euro impegnati su una porzione importante di cabine lato sud (e collegamento passeggiata al lato delle cabine e lungomare) e in capo al Comune (proprietario dell’intero complesso), nella misura di tre milioni di euro impegnati sul completamento della bonifica e del recupero delle altre cabine e degli altri servizi lato nord. Restano fuori dagli attuali finanziamenti la parte restante delle cabine lato sud, la Torre Nervi e la corrispondente area esterna.

I tre milioni di euro in gestione al Comune di Reggio derivano dall’emendamento Cannizzaro, dunque dalla legge di Bilancio di Previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023/2025 del 29 dicembre 2022 numero 197 che ha istituito, nello stato di previsione del ministero della Cultura, un fondo in cui rientra anche il finanziamento del recupero del Lido Comunale di Reggio Calabria, in ragione della sua rilevanza storica.

A questi cinque milioni di euro del Mic deve essere aggiunto l’importo di 1 milione e mezzo di euro attinti dal Pon Metro 2014/2020 (prima React-Eu) per l’intervento già eseguito e completato, che ha restituito al decoro 92 cabine (lato nord) delle oltre 780 totali distribuite su due piani, su una superficie totale di 28 mila e 500 metri quadrati.

Cinque milioni per le cabine lato nord

«Il progetto complessivo è stato redatto dalla soprintendenza ed è stato autorizzato, in conferenza dei servizi avviata dal Comune, da tutti gli Enti interessati», ha spiegato Michelangela Vescio, funzionaria della soprintendente ad interim Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia.

«Abbiamo stipulato il contratto con la ditta appaltatrice lo scorso 23 dicembre. Contiamo di avviare il cantiere entro la fine di gennaio. Sul Lido comunale di Reggio Calabria il ministero della Cultura sta investendo 5 milioni di euro di cui due a gestione diretta, tramite la soprintendenza, e tre a gestione comunale. Al momento interverremo su parte delle cabine lato sud. Il complesso è di proprietà comunale. Dunque l’amministrazione dovrà reperire le risorse per il definitivo completamento di cui il progetto è stato già redatto. Occorrono risorse per eseguire i lavori. Nulla esclude un ulteriore coinvolgimento del Mic ma al momento l’impegno ammonta già a 5 milioni di euro». Lo ha spiegato Maria Mallemace, soprintendente ad interim Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia e dirigente del Segretariato regionale per la Calabria del Ministero.

Tre milioni di euro per le cabine lato sud

L’opera, nella parte di intervento di competenza comunale, sta naturalmente interessando l’assessore comunale alla “Città europea e resiliente” con delega specifica al Lido comunale, Carmelo Romeo, l’assessore alla Città Futura con delega ai Lavori Pubblici, Franco Costantino, e il responsabile unico del procedimento, Bruno Doldo.

«Lo studio di fattibilità tecnico-economica relativo all’intervento, in continuità con il precedente, di completamento del recupero delle cabine lato nord, si estende fino all’ultimo corpo di fabbrica che se non sbaglio fosse quello riservato ai surfisti. Esso – ha spiegato il rup Bruno Doldo – è già stato verificato e adesso attende di essere approvato in giunta. Nel frattempo abbiamo pubblicato un avviso per ricevere delle manifestazioni interesse relative alla progettazione esecutiva e alla realizzazione dei lavori che è quasi in scadenza. Entro metà febbraio contiamo di pubblicare il bando di gara di appalto integrato.

Il nostro lavoro è stato fin dal principio allineato con quello della Sovrintendenza, trattandosi di un unico complesso e di due cantieri contestuali che dovranno procedere senza interferenze. La sinergia è stata anche essenziale per definire i requisiti delle imprese che possono partecipare all’appalto integrato, visto che si tratta di un bene vincolato per operare sui quali è richiesta alle imprese l’appartenenza ad apposita categoria. Con la direttrice dei lavori di quel cantiere, la funzionaria Michelangela Vescio presto eseguiremo un sopralluogo congiunto».

La commissione Controllo e Garanzia del Comune

Questo il dettaglio riferito questa mattina dal dirigente di settore dei Lavori Pubblici, che è anche il Rup dell’opera, Bruno Doldo, in occasione della riunione della commissione Controllo e Garanzia del Comune di Reggio Calabria, convocata a palazzo San Giorgio dal presidente Massimo Ripepi. Al centro della riunione gli atti amministrativi relativi alle procedure afferenti i lavori in corso al Lido Comunale.

Sollecitato dal presidente Massimo Ripepi e dai consiglieri Filippo Quartuccio e Guido Rulli, il dirigente Bruno Doldo si è soffermato su alcuni aspetti relativi al rischio di vandalizzazione, all’accessibilità e al livello di innovazione tecnologica dell’opera. «La vigilanza in questa fase è in carico alle ditte. Al completamento dei lavori, l’opera passerà poi al settore Patrimonio del Comune. Sul fronte dell’accessibilità da parte delle persone con disabilità motorie, le cabine soprastanti prevedono l’uso di scale ma saranno a loro riservate delle cabine nella parte bassa.

Al momento non sono stati previsti dei percorsi per persone non vedenti ma nulla esclude che chi lo gestirà potrà apportare interventi in questa direzione. Sul fronte tecnologico – ha proseguito il rup Bruno Doldo – gli impianti di illuminazione delle cabine e quella esterna in notturna sono tutti di ultima generazione. È prevista anche l’istallazione di telecamere. Tutti gli altri componenti più squisitamente tecnologici si concentreranno nella riqualificata Torre Nervi dove avranno sede i servizi con la conseguente concentrazione anche dei consumi. Dunque non rientreranno in questo intervento».

La Torre Nervi

E proprio della Torre Nervi ha chiesto sempre il consigliere Filippo Quartuccio e anche il consigliere Armando Neri, dopo avere sottolineato la necessità di un coordinamento costante con la Soprintendenza e chiesto lumi pure sulla tempistica.

«Il Lido Comunale è oggetto di un progetto complessivo della Soprintendenza già redatto nella sua interezza e nel quale rientra, naturalmente, anche la Torre Nervi. L’importo stimato è pari a 5 milioni di euro. Con le risorse disponibili si è dato priorità al recupero delle cabine ma è già in atto la procedura di project financing per il recupero delle cabine lato sud, che non potranno rientrare nell’intervento della soprintendenza, della Torre Nervi e l’area esterna e per la gestione dell’intero complesso. Due operatori privati hanno richiesto atti e progetti per acquisire informazioni. Sui tempi – ha concluso il rup Bruno Doldo – l’auspicio è quello di completare l’intervento prima dell’estate ma se così non dovesse essere, renderemo fruibili il maggior numero di cabine unitamente a quelle che già sono state rese fruibili con il primo intervento lo scorso anno». Così ha concluso il rup Bruno Doldo prima di incassare in commissione il plauso per l’importante impulso dato al settore Lavori Pubblici dal consigliere comunale Carmelo Versace.

Concludendo la seduta, il presidente Massimo Ripepi ha preannunciato una nuova riunione per seguire i lavori, manifestando apprezzamento sulla natura conservativa dell’intervento. «Sono contento di questa scelta e credo anzi che nel centro storico tutti gli interventi dovrebbero avere questa natura seppure collegata con la modernità. Non lo stesso, invece, si è fatto a piazza De Nava dove, senza nulla togliere alla bellezza dello spazio, è stata abbattuta la storia».

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