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A Mosca tanti leader stranieri hanno partecipato, compiendo così un chiaro atto politico, in Piazza Rossa alla parata per l’80/o anniversario della vittoria sul nazismo. Un appuntamento in nome del quale il presidente Vladimir Putin ha disposto una tregua di tre giorni con l’Ucraina. Ciò mentre l’Europa, sempre oggi 9 maggio, celebra con la sua Festa. Ricorrono, infatti, oggi i 75 anni dello storico discorso, preludio dell’Integrazione del ministro degli Esteri francese Robert Schuman. Una festa che continua ad essere funestata dalla guerra.
Un segnale di pace e unione è partito dalle comunità bielorussa, georgiana, kazaka, armena, russa, ucraina residenti “in pace e in armonia” a Reggio Calabria. Le varie comunità dell’ex Unione sovietica ormai residenti in città dal 2020 sono riunite nell’associazione di promozione sociale Paspartù.
80 anni di memoria e libera: la celebrazione alla Villa comunale
Questa mattina rappresentanti dell’associazione dinanzi alla stele eretta presso la villa comunale Umberto I, in segno di gratitudine per il primo soccorso prestato alle popolazioni stremate dai giovani militari della Marina Russa zarista dopo il devastante terremoto del 1908, hanno reso omaggio in particolare ai soldati sovietici che non hanno solo liberato la Russia, ma anche l’Europa e l’Italia che, dal canto suo, lo scorso 25 aprile ha celebrato l’80º anniversario, ricordando la sua liberazione ad opera della Resistenza.
I Russi in Italia contro i nazisti
«Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, le forze sovietiche hanno avuto un ruolo fondamentale nella liberazione dei popoli europei dal giogo nazista, e l’Italia non è stata un’eccezione. Mentre le forze alleate avanzavano dal sud Italia, un’altra parte fondamentale della liberazione è stata scritta grazie alle truppe sovietiche. La Battaglia di Anzio, combattuta nel gennaio del 1944, ha visto un forte contributo da parte delle forze sovietiche, che hanno sostenuto l’avanzata alleata, consentendo la progressiva liberazione dell’Italia centrale e settentrionale. La successiva Liberazione di Bologna nell’aprile del 1945 è stata una delle vittorie più significative, grazie alla collaborazione tra le truppe sovietiche e la Resistenza italiana, che ha lottato al fianco degli alleati per sconfiggere i nazifascisti». A ricordarlo in questa giornata è stata Tatiana Potapova, vicepresidente dell’associazione di promozione sociale Paspartù.
Le truppe sovietiche accanto alla Resistenza
«La resistenza dei partigiani italiani e l’impegno delle truppe sovietiche hanno costituito un legame forte e indissolubile. La cooperazione tra le due forze ha rappresentato non solo una strategia militare, ma anche una vera e propria alleanza di ideali: la lotta contro il fascismo, il desiderio di un mondo libero e democratico, e il sacrificio per la costruzione di una pace duratura», ha ricordato ancora Tatiana Potapova, vicepresidente dell’associazione di promozione sociale Paspartù.
Da Parigi a Mosca
Teatro di bombardamenti e di propagande, in Ucraina da oltre tre anni si consuma quella che Putin definisce un’operazione militare speciale. L‘Occidente da subito ha bollato come l’invasione russa di un paese sovrano. Il 9 maggio è una giornata che dovrebbe unire l’Europa in cui nel 1945 il nazifascismo fu sconfitto anche dalla Russia, in cui furono poste le fondamenta dell’Unione. L’idea di Europa, nel Continente che ancora era impegnato a risollevarsi dalle ceneri della devastante guerra mondiale, si manifestò, infatti, nel discorso tenuto a Parigi il 9 maggio 1950 dall’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman.
Invece nel cuore dell’Europea imperversa una guerra e pregiudica la Pace. Se infatti l’Europa oggi celebra il ministro degli Esteri francese Robert Schuman e il suo storico discorso preludio dell’Integrazione, il presidente Vladimir Putin ha celebrato il suo potere militare per ricordare il Giorno della Vittoria. Il giorno in cui anche la Russia sconfisse le truppe tedesche, concludendo la Grande guerra patriottica, come i russi chiamano la Seconda Guerra Mondiale, costata la vita di 27 milioni di sovietici. Un linguaggio di potere per ricordare. Ma si può e si deve ricordare, invece, con un linguaggio di pace.
La guerra, la Pace, la memoria
In riva allo Stretto di pace e unione è stato il messaggio scelto per ricordare la stessa Liberazione della Russia. «L’Associazione Paspartù celebra oggi non solo il ricordo di quegli eventi, ma anche il legame profondo che unisce la Russia e l’Italia, forgiato nella lotta comune per la libertà. Siamo fermamente convinti che il ricordo di quel passato deve diventare una lezione per le future generazioni, affinché non vengano mai dimenticate le atrocità della guerra, ma soprattutto il valore inestimabile della pace». Così ha concluso Tatiana Potapova, vicepresidente dell’associazione di promozione sociale Paspartù.

