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Pensoso e meditabondo. Dietro di lui il cielo e il mare rappresentati da sinuose e accese pennellate di verde acqua e blu, i colori del cielo e del mare che lui amava. Un mare solcato da una barchetta di carta cullata dalle stesse onde come la speranza che il suo sacrificio non sia stato vano e che la verità un giorno realizzi la giustizia. Sprazzi di arancione, infine, inneggiano alla vita che, anche se strappata con violenza, continua a esistere nella memoria.
L’artista reggina Tania Azzar torna a impreziosire la cittadina di Palizzi marina, sulla costa ionica di Reggio Calabria, con un murale che, su impulso dell’Amministrazione comunale, questa volta racconta una storia di coraggio e di impegno per la legalità. Racconta la storia di Antonino Scopelliti.
L’intreccio tra arte, memoria e legalità
Da oggi la “rotonda” della centrale piazza dei Martiri offre, attraverso l’arte e la bellezza, un momento di riflessione in memoria del giudice calabrese che, in vacanza nella sua Calabria, il 9 agosto 1991 rimase vittima di un agguato a Piale, tra Campo Calabro e Villa San Giovanni, nel comprensorio di Reggio Calabria. Era a bordo dell’auto e stava tornando a casa proprio dal mare quando almeno due uomini in moto, armati di un fucile calibro 12 caricato a pallettoni, lo uccisero. Un delitto, a distanza di trentaquattro anni, ancora impunito e rispetto al quale proprio quest’anno è stata registrata un’importante svolta nelle indagini. La polizia è tornata sul luogo del delitto per nuovi rilievi scientifici, riportando in loco anche la Bmw 318i a bordo della quale si trovava il giudice.
Nel settembre successivo avrebbe dovuto rappresentare la pubblica accusa nel giudizio di appello avverso le condanne seguite al Maxiprocesso di Palermo istruito da Falcone e Borsellino; il processo penale più imponente di sempre. Gli fu impedito.
Da sostituto procuratore Generale presso la suprema corte di Cassazione proprio nella casa a Campo Calabro quell’estate, Antonino Scopelliti, studiava i faldoni contenenti le carte redatte e messe insieme da Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, che subito dopo l’agguato si era recato a Campo Calabro per manifestare vicinanza ai familiari.
Un tributo doveroso
L’opera sarà presto inaugurata dal Comune alla presenza della fondazione intitolata alla memoria di Antonino Scopelliti e presieduta dalla figlia, Rosanna.
«Mi sono ispirata alla storia giudice Antonino Scopelliti, calabrese che merita di essere ricordato al pari dei siciliani e più noti Falcone e Borsellino, per il suo sacrificio e per l’impegno con cui ha onorato la sua missione di verità e il suo servizio alla collettività. Un tributo doveroso, condiviso anche dalla comunità di Palizzi. Molti si sono fermati oggi mentre lo realizzavo perché lo riconoscevano. Un signore si è commosso. Abbiamo lasciato la citazione di Giovanni Falcone “Gli uomini passano, le idee restano”, anche se l’immagine è quella del calabrese Antonino Scopelliti – racconta l’artista – perchè l’abbiamo ritenuta significativa e anche universale, dunque adatta a rappresentare il grande esempio e la profonda ispirazione che, ancora oggi, pure Antonino Scopelliti alimenta».
Quella barchetta di carta che incede tra le onde…
«Sullo sfondo c’è una barchetta di carta. Una carta sulla quale sono riportati frammenti di pensieri sulla libertà e sulla giustizia, che questa storia ancora attende. Infatti essi sono accartocciati per comporre questa barchetta che va avanti, nonostante tutto, portando con sé un messaggio di speranza e anche di bellezza, ciò che ci salverà in questo mondo pieno di contraddizioni e ingiustizie», evidenzia ancora l’artista Tania Azzar.
Piazza dei Martiri tra passato e futuro
«Con questa opera, vogliamo ricordare e onorare l’impegno di Antonino Scopelliti, ma anche rafforzare il nostro senso di Comunità e di speranza per un futuro libero dalla violenza e dalle ingiustizie.
In piazza dei Martiri non vogliamo solo ricordare il passato ma anche guardare al futuro, ispirati dalle idee che hanno guidato il giudice Scopelliti e tutti gli altri eroi della legalità.
Ogni piccolo gesto di resistenza, ogni atto di coraggio contro l’illegalità è una manifestazione che certe idee non muoiono mai. Invito tutti a visitare questo murale, a fermarsi a riflettere sul suo significato e a conservare il messaggio che lascia: ognuno di noi può fare la differenza», si legge nella nota dell’amministrazione comunale di Palizzi guidata da Umberto Felice Nocera.
Nel 2022 il murale ispirato a Bacco

Di Tania Azzar, dal 2022, un murale di altro respiro domina la via Paolo Portoghese, sempre a Palizzi Marina. Ispirato in quell’occasione alla storia antica, all’identità reggina magnogreca, è dedicato a Bacco, dio del Vino per omaggiare produzione del Vino che caratterizza il borgo di Palizzi al quale è molto legata.
«Borghi come Palizzi sono emblemi vivi della resistenza dei luoghi al fluire della storia e dell’agire umano. Sempre di più ne sono attratta forse perché rischiano l’oblio e la dimenticanza e invece la mia arte in qualche modo li tiene in vita, ne tiene accesi i colori. Quei luoghi esistono anche se avvolti in un’atmosfera ancestrale e per questo profondamente affascinante», conclude l’artista Tania Azzar.

