Dodici anni di impegno, ascolto e protezione.
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Su iniziativa del Soroptimist International Club di Reggio Calabria, presso il Tribunale per i Minorenni si è svolto un incontro istituzionale dedicato al bilancio e al monitoraggio dell’Aula di Ascolto Protetto per i minori, realizzata dal Club nel 2013.
L’evento, accolto dal presidente del Tribunale Marcello D’Amico, ha visto la partecipazione della vicepresidente nazionale del Soroptimist International d’Italia, avv. Adele Manno, della presidente della Corte d’Appello, dott.ssa Caterina Chiaravalloti, e del procuratore generale, dott. Gerardo Dominijanni, a conferma della forte attenzione istituzionale verso la giustizia a misura di minore.
«Questo spazio – ha dichiarato D’Amico – garantisce privacy e sicurezza, elementi indispensabili per assicurare ai bambini un ascolto sereno e protetto. Celebriamo oggi non solo un anniversario simbolico, ma un impegno concreto e continuo».
La presidente del Club, prof.ssa Natalina Galizia, ha evidenziato come l’iniziativa rientri nel piano nazionale di monitoraggio promosso dalla presidente Adriana Macchi, che coinvolge le Aule di Ascolto e le “Stanze tutte per sé” presso le forze dell’ordine. «Il nostro impegno – ha affermato – è trasformare i valori in azioni concrete, con uno sguardo attento a chi è più fragile».
Nel corso dell’incontro sono stati ricordati i contributi della dott.ssa Giovanna Campolo, che rese possibile la nascita dell’Aula, e della prof.ssa Emma Corigliano, che ne ha ripercorso la storia, sottolineando il valore della collaborazione tra istituzioni e società civile.
D’Amico ha inoltre illustrato i dati: oltre 200 minori ascoltati negli ultimi cinque anni, con una prevalenza di richieste provenienti dal GIP e dalla Procura. L’obiettivo, ha detto, è «ridurre il numero di audizioni e lo stress emotivo dei minori, garantendo testimonianze più autentiche e protette».
Sono intervenuti anche la psicologa Santina Cova, che ha descritto l’aula come “uno spazio accogliente e non intimidatorio”, e il magistrato Paolo Ramondino, che ha richiamato l’importanza della Riforma Cartabia per l’obbligo di videoregistrazione e la responsabilità delle istituzioni nel garantire strutture adeguate.
In chiusura, l’avv. Adele Manno ha espresso apprezzamento per il lavoro del Club reggino, definendo l’iniziativa «un service fondamentale per valutare e rafforzare l’efficacia delle Aule di Ascolto», e auspicando il proseguimento di un percorso condiviso tra magistrati, avvocati e operatori nel segno della tutela dei minori e delle donne vittime di violenza.