Tutti gli articoli di Società
PHOTO
Chi avrà dormito nella culla donata dall’ Emirat Shrine Rhegion al Reparto di Neonatologia del G.O.M. (Grande Ospedale Metropolitano) diretto dalla dr.ssa Isabella Mondello? Una bambina o un bambino? Italiano o straniero? Di quale religione? Che importa. È una creatura divina che ha potuto dormire accanto alla mamma; la quale, allungando il braccio e senza alzarsi, la sentiva vicino e, accarezzandola, la rasserenava.
La culla è un guscio rigido trasparente al cui interno si trova una superficie piana coperta da un materassino su cui viene disteso il neonato. L’involucro esterno è dotato di aperture circolari laterali attraverso cui il personale medico e infermieristico può introdurre le mani per la cura del neonato, oppure possono essere usate dai genitori per interagire con il piccolo.
Lo Shriners International è un’associazione filantropica internazionale fondata a New York nel 1870 da Walter M. Fleming, medico e da William J. Florence, attore. Il cognome di Florence era Conlin, ma innamorato della città di Firenze: assunse lo pseudonimo di Florence. Rimase colpito da un ricevimento di un diplomatico ottomano a Marsiglia. Tanto da introdurre nell’associazione da lui fondata una simbologia orientale. Oggi lo Shriners, presente in nove paesi del mondo con più di un milione di aderenti, ha la sede centrale a Tampa. Negli Stati Uniti possiede Ospedali Pediatrici, perchè il suo obiettivo è il sostegno all’infanzia ammalata. In particolare, affetta da patologie ortopediche o vittima di ustioni. Infatti, l’immagine simbolo dello Shriners è un uomo in fez che tiene su un braccio un bimbo e nell’altro la sua stampella. In Europa lo Shriners arriva con la Liberazione alle fine della Seconda Guerra Mondiale al seguito delle truppe americane. La sede europea è a Wiesbaden che deve autorizzare l’apertura di un nuovo club, partecipando alla cerimonia di installazione. In Italia sono presenti cinque Emirat Shrine. La culla è stata consegnata da una delegazione dell’Emirat Shrine Rhegion che indossavano i caratteristici fez. Accolti in reparto dalla dr.ssa Mondello e dal suo staff. Con questa terza culla donata l’Emirat Shrine Rhegion prosegue nel suo obiettivo: realizzare quanto cantato nella ninna nanna scritta da Lina Schwarz: Stella stellina La notte s’avvicina. Ognuno ha la sua mamma.
E tutti fan la nanna.