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«Nessuno può affrontare la vita in modo isolato; non si può vivere la fede e i sogni senza comunità, solo nel proprio cuore o a casa, chiusi e isolati tra quattro mura. C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti e nella quale ci aiutiamo a vicenda a guardare avanti» (Papa Francesco, Fratelli Tutti).
Con queste parole, don Giovanni Zampaglione, parroco di Masella e Montebello, apre il suo messaggio di ringraziamento al Comitato Festa dei Santi Cosma e Damiano per l’impegno e la dedizione dimostrati nell’organizzazione dei festeggiamenti patronali. Per quattro mesi i membri del Comitato si sono spesi con sacrificio e abnegazione, raccogliendo i fondi necessari per regalare alla comunità tre giornate di festa, nel segno della fede, della gioia e della comunione.
I festeggiamenti hanno preso il via il 17 settembre con l’intronizzazione delle statue dei Santi e la presentazione dei nuovi portatori. Momento toccante è stato il ricordo di Franco Cuzzucoli, storico portatore: la figlia Nina ha deposto la sua maglietta sulla Vara per onorarne la memoria.
Il programma religioso prevede celebrazioni dedicate a malati, giovani e portatori di Vara, cui il parroco invita alla massima partecipazione. Da venerdì 26 a domenica 28 settembre si susseguiranno il triduo, l’adorazione eucaristica, le messe comunitarie e la processione, che si concluderà con il tradizionale “Ballu du sceccu”.
Accanto al programma liturgico, spazio anche al programma civile con appuntamenti di grande richiamo: dalla Sagra del tartufo gelato di Pizzo al memorial calcistico dedicato a Vincenzo Luca Romeo, fino agli spettacoli musicali dei Notos e di Samuel Malvaso, con i fuochi pirotecnici a chiudere la festa nella notte del 28 settembre.
«Divertiamoci, partecipiamo e viviamo la festa – è l’invito di don Zampaglione – che conclude il nostro anno pastorale. Viviamo questi giorni con spirito di collaborazione, condivisione e comunione, alla luce della testimonianza dei nostri Santi Cosma e Damiano».
Il parroco ha concluso con le parole di Papa Leone: «La nostra speranza è Gesù. Aspirate a cose grandi».