L’incontro, guidato da don Giovanni Zampaglione, è stato segnato dall’appello condiviso a far tacere le armi, fermare i bombardamenti e promuovere gesti concreti di riconciliazione.

Nel corso della celebrazione, il sacerdote ha richiamato l’insegnamento di Papa Leone, che più volte ha sollecitato i responsabili delle nazioni a non dimenticare i popoli segnati dalla guerra. Un ruolo speciale è stato riservato ai bambini, accolti con i loro disegni dedicati alla pace: un segno semplice ma incisivo per ricordare che «la pace non può esistere tra gli uomini se prima non regna nei nostri cuori e se non siamo in pace con noi stessi», come ha sottolineato don Giovanni.

Un invito particolare è stato rivolto ai giovani, chiamati a riempire le proprie giornate di piccoli gesti quotidiani di pace. «La guerra è sempre una sconfitta, una resa vergognosa di fronte alle forze del male», ha ribadito citando le parole di Papa Francesco.

La messa è stata anche occasione per la consegna del Credo ai cresimandi, che nelle prossime settimane riceveranno il sacramento della Confermazione: un momento intenso che suggella il loro cammino di fede e li prepara ad annunciare con gioia il Vangelo.