Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di realizzazione del “Museo del Mare”. A firmarlo, in prefettura oggi pomeriggio a Reggio Calabria, è stato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Nelle settimane passate si era svolto un tavolo in prefettura, durante il quale, il sindaco ff Paolo Brunetti e il consigliere comunale delegato alla realizzazione dell’opera Carmelo Romeo, avevano avuto assicurazioni dal prefetto Massimo Mariani su supporto e vigilanza dello Stato nei lavori per l’opera. L’appuntamento ha trovato posto in agenda oggi, dopo che un riunione del Comitato ordine e sicurezza.

La firma al tavolo ha visto insieme al ministro il sindaco ff di Reggio, Paolo Brunetti, Michele Laganà dell’Ance, il prefetto Massimo Mariani, Vito Barozzi amministratore unico di Cobar.
Per il prefetto: «È l’avvio di una grande iniziativa imprenditoriale che noi vogliamo monitorare con l’attenzione e il rigoroso rispetto delle regole. Vogliamo aiutare l’imprenditore a non avere rapporti con la ‘ndrangheta, saremo facilitatori con le white list e le altre attività. Ci spetta la vigilanza, la prevenzione di illecite interferenze come estorsioni e corruzione. C’è un obbligo di denuncia a pena di cessazione dei rapporti contrattuali. Avremo un database condiviso con le forze dell’ordine, che riguarderà i lavori, compresi i lavoratori e anche fuori dal cantiere. Per tenere fuori il malaffare».
Brunetti sottolinea che si tratta della «Prima esperienza di una grande opera finanziata col Pnrr. Ci sono troppe opere non completate soprattutto per ditte che hanno avuto interdittive e non hanno potuto ultimare il lavoro. Che nessuno si sogni di essere leggero».


Barozzi della Cobar si dice «Onorato per la realizzazione un’opera così importante. Con la firma di oggi e le istituzioni al nostro fianco andremo speditamente». Per Laganà: «Momento importante per la prima messa a terra del protocollo sottoscritto nel 2021, che ha un focus in un’opera fondamentale nel nostro contesto cittadino. Un servizio che si può estendere per efficacia anche alle associazioni antiracket».


Un tavolo per il ministro che «dà importanza alla Calabria nella sua interezza. Durante la riunione del Comitato ordine e sicurezza ci siamo concentrati sui problemi del territorio che vanno dall’emigrazione, affrontata con dignità ed equilibrio. su questo ci sarà l’attenzione del governo per la destinazione logistica di risorse. Per l organizzazione abbiamo registrato i profilo e o risultati dall’attività giudiziaria – il rappresentante del governo promette – Ritornerò in base ai compiti di cui mi occupo: misure antiracket e usura, utilizzo dei beni confiscati».

Museo del mare, a che punto siamo?

A margine della firma del protocollo, il delegato Romeo, ha fatto il punto sulla situazione. «In questi mesi abbiamo continuato a lavorare sia come Amministrazione comunale, sia con lo studio di progettazione Zaha Hadid, stiamo procedendo a fare tutte le verifiche, sia a mare che a terra, stiamo entrando nelle aree dove sorgerà fisicamente il Museo del mare».

In particolare «In questo mese di ottobre chiuderemo anche la conferenza dei servizi e faremo quella decisoria, dopo averla avviata a luglio, raccogliendo tutte quelle che sono le indicazioni dei vari soggetti che partecipano a quest’opera. Stiamo andando molto bene – ha aggiunto – e siamo fiduciosi che riusciremo a far partire il cantiere, per quello che riguarda il lotto zero, quindi la delimitazione delle aree, già a fine anno, massimo inizio anno nuovo. Si tratta di un’opera straordinaria che comprenderà quattro macro aree: una sarà l’acquario, un’altra che sarà l’auditorium, con tutti servizi annessi ristoranti, bar; e poi ci saranno le aree espositive, con un museo permanente, e una zona per le mostre temporanee». Nel cronoprogramma la fine dei lavori è prevista entro dicembre 2026.

L’attualità

Sui temi di stringente attualità e la situazione in Israele, il ministro ha specificato «Andiamo verso un rafforzamento delle misure di sicurezza ma senza pensare che abbiamo il nemico alle porte. Nessun allarmismo. L’esperienza ci insegna che serve farlo. È evidente che ciò che accade induce chi ha la responsabilità a non trascurare nulla».

«Nessun dossieraggio – ha poi aggiunto sul caso Apostolico – il video non è stato dato da chi monitora le manifestazioni. Sarà l’autorità giudiziaria a stabilirlo anche perchè i video riguardano una manifestazione pubblica e per questo non possono essere invocate le regole sulla privacy».

Nel pomeriggio inoltre il Ministro ha partecipato anche agli eventi organizzati per ricordare il Prefetto De Sena. In particolare, a Piazza Italia alla deposizione di una corona presso la stele commemorativa del Prefetto De Sena, e nella Sala Perri di Palazzo Alvaro si è svolta la cerimonia di consegna dei Premi “Luigi De Sena” (per la IV edizione, coi riconoscimenti al Ministro dell’Interno, al Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, al Presidente Nazionale Onorario del FAI, Tano Grasso, al giornalista e scrittore Marino Bartoletti).